Nonostante l’inizio tardivo dell’ottava edizione del mercatino del libro usato, spostato ad inizio settembre per motivi logistici, e la limitazione a 15 testi in deposito per ogni iscritto la partecipazione è stata grandissima. Arturo Giunta dei Giovani Comunisti di Enna dichiara:” I dati sono lampanti, Il sito dei giovani comunisti di Enna nelle ultime due settimane ha registrato rispettivamente 930 e 938 visite quello del PRC 259 e 280. La mole di libri è così imponente che si è dovuto inibire ogni ulteriore deposito: per motivi di spazio e per salvaguardare la salute di chi deve gestirli. Le famiglie coinvolte nella compravendita sono ad oggi più di 120 senza contare chi vedendo la coda preferisce
lasciare i propri libri in regalo (che ovviamente sono stati regalati quando qualcuno li richiedeva)”. “La grande partecipazione ci indica che le difficoltà di questo sud in crisi perenne non sono più riservate alle classi popolari ma arrivano fino al ceto medio. Con la nostra iniziativa non passa solo il messaggio dell’arrangiarsi singolarmente contro la crisi, anzi, come sempre quando sono in ballo gli interessi materiali la politica si materializza, infatti viene alla luce l’incapacità del governo di emanare un serio provvedimento contro il caro libri”.
“Un provvedimento essenziale a nostro avviso – continua Arturo Giunta – è il blocco dei prezzi e delle riedizioni infatti senza questi il tetto ministeriale introdotto il 15 gennaio 2009 non serve a nulla, dato l’obbligo che i docenti hanno di adottare un libro di testo; dove possono i docenti sceglierlo se non tra quelli sul mercato?”
Sulla base di questi dati proseguiamo il nostro lavoro sulla strada del radicamento sociale, lavoremo in quest’autunno assieme alle famiglie e agli studenti per costruire conflitto contro ogni politica di mercificazione dai beni comuni alla scuola, e in particolare saremo a fianco delle lotte del mondo della scuola fortunatamente sempre più in fermento, costruendo la base per il riscatto sociale della nostra terra.