PERGUSA: STATUA DEL RATTO DI PROSERPINA NASCOSTA TRA ERBACCE E RIFIUTI

Per tutta l’estate la statua bronzea del Ratto di Proserpina, opera dello scultore ennese Gesualdo Prestipino, è stata quasi del tutto nascosta, nonostante la sua mole, da arbusti ed erbe incolte. Inoltre, attorno ad essa si sono accumulati rifiuti d’ogni genere. E’ stata così “sepolta”, senza scampo, nel periodo di maggiore affluenza di turisti italiani e stranieri in visita nella zona pergusina. Per la sistemazione dell’opera d’arte del Prestipino fu scelta  Pergusa, nelle cui sponde avvenne il mito del ratto per opera di Plutone e decantato da Ovidio nelle Metamorfosi. Il Comune, nel 2004, mentre era sindaco Rino Ardica, fece sistemare il gruppo bronzeo nello spiazzo tra la nazionale e la strada

che conduce all’autodromo, tra il verde delle palme.  “Quella scelta, dice l’architetto Mungiovino, non è stata sbagliata, ma è stata la collocazione, un po’ decentrata, che è risultata infelice”. L’opera, osserva ancora l’architetto, “sarebbe stata più in vista e quindi più valorizzata, se fosse stata posta al centro della piazzetta. Bastava spostare il palo dell’illuminazione pubblica posto al centro dell’aiuola”.  Gesualdo Prestipino, 74 anni, diplomato presso l’Istituto d’Arte di Palermo, docente per 35 anni di materie artistiche nelle scuole pubbliche, autore di opere pittoriche e scultoree che si trovano presso musei, gallerie d’arte e collezionisti privati in Italia e all’Estero, nel recente passato ha partecipato a mostre a Montreal, a Parigi, a Palermo e a Enna. Sempre a Parigi, nel 2002, ha esposto nel Salone Internazionale “Recontres Pcturale” e presso le Sale del Louvre, e con cinque bronzi nel “Salon 2003 de la Societé International des Beaux-Arts”. In seguito ha esposto delle opere al 3° Salone Internazionale di arte figurative e plastiche nella Casa Sicilia a Parigi. Dal 2007, in una delle sale del Museo Guttuso di Villa Cattolica a Bagheria, si trova l’originale in gesso della statua del Ratto di Proserpina, donata dall’Artista a quella isituzione. Ad Enna bassa, si trova un’altra statua bronzea del nostro scultore, raffigurante “U carusu da surfara”, collocata in Piazza della Legalità. Anche questa Piazza, progettata e realizzata quale luogo di aggregazione per i giovani, è stata lasciata nel più completo abbandono con le aiole ricoperte di erbacce, anziché di fiori.
Salvatore Presti