Le Organizzazioni Professionali Agricole della Sicilia CIA e CONFAGRICOLTURA • premesso che l’agricoltura oltre a rappresentare uno degli assi portanti dell’economia siciliana è un elemento vitale per la difesa, la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente delle aree rurali e interne dell’Isola; • constatato che i principali comparti agricoli, compreso quello zootecnico, vivono una situazione di pesantissima e preoccupante difficoltà le cui cause sono da ricercare nella crisi congiunturale e nei ritardi infrastrutturali; • rilevato che nell’ultimo periodo si è ulteriormente allargato il divario tra costi di produzione e prezzo all’origine dei prodotti, rendendo antieconomica l’attività agricola;
• atteso che i processi di allargamento dei mercati non sono stati governati da idonee politiche di accompagnamento e di supporto indispensabili per aiutare le aziende ad affrontare le nuove sfide e ad evitare concorrenze sleali; • considerato che non sono state ancora definite le misure per il superamento delle difficoltà legate alla insularità della Sicilia;
• considerato ancora che lo stato di crisi si è ormai allargato a tutti i principali comparti produttivi dell’Isola: ortofrutticolo e serricolo, viticolo, cerealicolo, olivicolo, agrumicolo e zootecnico;
RIVENDICANO
la realizzazione di interventi idonei al superamento della crisi, al riequilibrio dei rapporti tra i soggetti della filiera agroalimentare, per il definitivo rilancio del comparto agricolo
DICHIARANO
la mobilitazione della categoria ed auspicano l’immediata istituzione di un tavolo di confronto con il Governo regionale per l’adozione a breve e a medio termine di:
interventi comunitari
• riconoscimento dello stato di svantaggio della Sicilia dovuto all’insularità geografica;
• innalzamento del “de minimis” per colmare il divario attualmente esistente con gli altri settori produttivi;
• incremento dell’anticipazione dal 20 al 50% a favore dei beneficiari delle misure del P.S.R. 2007/2013;
• allineamento dei requisiti economici richiesti per l’accesso alle misure del P.S.R. alle mutate condizioni aziendali provocate dall’attuale crisi;
• anticipazione dei premi comunitari;
• rivisitazione dell’O.C.M. vino con ridistribuzione delle risorse assegnate per le singole misure di intervento, prevedendo misure dirette per le aziende e misure limitate nel tempo per lo stoccaggio di vini e mosti;
interventi nazionali
• dichiarazione dello stato di crisi per tutto il settore agricolo siciliano e conseguente esenzione dal pagamento degli oneri fiscali e previdenziali;
• emanazione di una norma che estenda i benefici previsti per le avversità atmosferiche anche ai danni economici provocati dalla crisi di mercato;
• rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale per le calamità e per la stipula delle polizze agevolate;
• conferma per il prossimo triennio della riduzione degli oneri previdenziali per le aree montane e svantaggiate;
• sospensione dell’obbligatorietà del Durc – documento di regolarità contributiva;
• piena applicazione delle disposizioni previste dal protocollo di intesa sottoscritto tra Ministero del Tesoro, ABI ed Organizzazioni datoriali, a favore degli agricoltori prevedendone l’estensione anche ai titolari di mutui Ismea per l’acquisto di terreni;
• modifica dei rapporti all’interno della filiera agroalimentare, per una riequilibrio della catena del valore, al fine di assicurare la giusta remunerazione dei produttori e favorire la ripresa dei consumi alimentari;
interventi regionali
• istituzione di un fondo regionale per la stipula delle polizze assicurative agevolate contro i danni economici arrecati da calamità naturali e crisi commerciale;
• esenzione degli oneri relativi ai tributi locali, per le concessioni governative e dei tributi consortili maturati nell’anno in corso;
• interventi nei confronti degli istituti di credito per l’attivazione delle misure previste dall’ultima legge finanziaria regionale, riguardanti il consolidamento delle passività onerose, e per favorire i nuovi investimenti;
• blocco di tutte le licenze commerciali relative alla vendita di ortofrutta nelle strutture della G.D.O. in attesa della emanazione di un testo normativo aggiornato in materia di commercio o della concreta attuazione della legge regionale n.16 del 2002 che stabilisce di adeguare la rete di vendita esistente alle condizioni concorrenziali per il rilancio e la valorizzazione delle produzioni regionali;
• applicazione della legge regionale n. 17 del 2004 che prevede iniziative miranti alla migliore conoscenza del processo di formazione del prezzo finale di vendita, anche mediante l’apposizione del doppio prezzo (origine e consumo) e la riattivazione, con funzionalità diverse, dell’Osservatorio regionale dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli;
• ridefinizione delle regole e delle funzioni dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso e alla produzione e le fasi di transazione commerciale;
• nuove norme per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio zootecnico siciliano;
INVITANO
tutti i componenti del Governo regionale, i Parlamentari siciliani, le Istituzioni Locali, le Camere di Commercio, le centrali cooperative, i sindacati, le associazioni dei consumatori a difendere il ruolo e le ragioni dello sviluppo dell’agricoltura nella regione.
La situazione dell’agricoltura siciliana si fa sempre più grave. Gli agricoltori stanno vivendo un momento di grandissima difficoltà a causa del drastico calo dei prezzi all’origine e dell’aumento dei costi produttivi. Tutti i comparti agricoli siciliani mostrano uno scenario alquanto preoccupante confermato dagli ultimi dati Istat che quantificano nel 3,5 per cento il calo tendenziale del Pil agricolo che si aggiunge al calo già registrato nel primo trimestre 2009.
Le imprese agricole siciliane ogni giorno di più perdono competitività sui mercati mentre i produttori vedono ridurre i propri redditi. Il crollo dei prezzi praticati sui campi è l’elemento di maggiore preoccupazione. Si assiste, infatti, alla caduta libera dei prezzi nella generalità dei comparti:
grano duro: -32 per cento
frutta, uva da tavola, pesche, angurie e meloni: -30 per cento
ortaggi: -16 per cento
uva da vino: -30/35 per cento
olio extravergine di oliva: -20 per cento
latte bovino: -20 per cento
carne: -10/15 per cento
Il panorama dell’economia agricola è reso ancora più drammatico dagli eventi atmosferici degli ultimi giorni che hanno arrecato danni alle produzioni e alle strutture agricole per oltre 500 milioni di Euro.
Nonostante ciò da parte dei Governi regionale e nazionale continua a non esserci l’adeguata attenzione nei confronti del settore primario siciliano.
Pertanto la Cia – Confederazione Italiana Agricoltori e la Confagricoltura della Sicilia, preoccupate per la pesante ricaduta che tale situazione avrà sul settore con l’abbandono dell’attività produttiva da parte di migliaia e migliaia di agricoltori e per la vistosa diminuzione della forza lavoro che, nell’attuale situazione di recessione economica e produttiva, darebbero un duro colpo ad ogni possibile prospettiva di sviluppo socio-economico dell’intera regione, hanno dichiarato lo stato di agitazione della categoria per sollecitare il Governo della Regione ad un fattivo, concreto e tempestivo intervento utile ad arginare la crisi dell’agricoltura e ad avviare una diversa politica agraria capace di incidere sulle cause strutturali e contingenti che da troppo tempo continuano ad essere ignorate e che stanno portando alla emarginazione politica e alla marginalizzazione economica dell’agricoltura siciliana che, nonostante tutto, continua ad essere tra le più importanti del Paese.
A tal fine le scriventi Organizzazioni Professionali Agricole chiedono alle SS.LL. di volere investire della problematica gli organismi da Loro presieduti per dibattere della questione, approvando Ordini del Giorno da inviare al Governo Regionale, al Governo Nazionale, al Presidente dell’Ars, ai Presidenti delle Commissioni Agricole di Camera e Senato e della Commissione Attività Produttive dell’Ars e di aderire e sostenere la mobilitazione promossa da Cia e Confagricoltura.
C.I.A. Confagricoltura
Si allega proposta di Ordine del Giorno
Proposta di Ordine del giorno, promosso dalla CIA-Confederazione Italiana Agricoltori e dalla Confagricoltura della Sicilia, per fronteggiare la crisi e rilanciare l’agricoltura siciliana
Il Consiglio, ovvero la Giunta Comunale/Provinciale
– premesso che l’agricoltura oltre a rappresentare uno degli assi portanti dell’economia siciliana è un elemento vitale per la difesa, la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente delle aree rurali e interne dell’Isola;
– constatato che i principali comparti agricoli, compreso quello zootecnico, vivono una situazione di pesantissima e preoccupante difficoltà le cui cause sono da ricercare nella crisi congiunturale e nei ritardi infrastrutturali;
– rilevato che nell’ultimo periodo si è ulteriormente allargato il divario tra costi di produzione e prezzo all’origine dei prodotti, rendendo antieconomica l’attività agricola;
– atteso che i processi di allargamento dei mercati non sono stati governati da idonee politiche di accompagnamento e di supporto indispensabili per aiutare le aziende ad affrontare le nuove sfide;
– considerato che non sono state ancora definite le misure per il superamento delle difficoltà legate alla insularità della Sicilia;
– considerato ancora che lo stato di crisi si è ormai allargato a tutti i principali comparti produttivi dell’Isola: ortofrutticolo e serricolo, viticolo, cerealicolo, olivicolo, agrumicolo e zootecnico;
all’unanimità/maggioranza
fa voti
affinchè:
a livello comunitario: venga riconosciuto lo stato di svantaggio della Sicilia dovuto all’insularità geografica; si decida l’ innalzamento del “de minimis” per colmare il divario attualmente esistente con gli altri settori produttivi; si incrementi l’anticipazione dal 20 al 50% a favore dei beneficiari delle misure del P.S.R. 2007/2013; si allineino i requisiti economici richiesti per l’accesso alle misure del P.S.R. alle mutate condizioni aziendali provocate dall’attuale crisi; vengano anticipati i premi comunitari e venga rivisitata l’O.C.M. vino con ridistribuzione delle risorse assegnate per le singole misure di intervento, prevedendo misure dirette per le aziende e misure limitate nel tempo per lo stoccaggio di vini e mosti;
il governo nazionale: dichiari lo stato di crisi per tutto il settore agricolo siciliano e conseguente esenzione dal pagamento degli oneri fiscali e previdenziali; emani una norma che estenda i benefici previsti per le avversità atmosferiche anche ai danni economici provocati dalla crisi di mercato; rifinanzi il Fondo di Solidarietà Nazionale per le calamità e per la stipula delle polizze agevolate; conferma per il prossimo triennio della riduzione degli oneri previdenziali per le aree montane e svantaggiate; sospenda l’obbligatorietà del Durc; vigili affinchè venga data piena applicazione delle disposizioni previste dal protocollo di intesa sottoscritto tra Ministero del Tesoro, ABI ed Organizzazioni datoriali, a favore degli agricoltori; intervenga per modifica i rapporti all’interno della filiera agroalimentare, per una riequilibrio della catena del valore, al fine di assicurare la giusta remunerazione dei produttori e favorire la ripresa dei consumi alimentari;
il governo regionale: istituisca un fondo regionale per la stipula delle polizze assicurative agevolate contro i danni economici arrecati da calamità naturali e crisi commerciale; esoneri dal pagamento dei tributi locali, delle concessioni governative e dei tributi consortili maturati nell’anno in corso; intervenga nei confronti degli istituti di credito perché applichino le norme previste dall’ultima legge finanziaria regionale, riguardanti il consolidamento delle passività onerose, e i nuovi investimenti; blocchi tutte le licenze commerciali relative alla vendita di ortofrutta nelle strutture della G.D.O. fino a che non venga emanato un testo normativo aggiornato in materia di commercio o venga concretamente applicata la legge regionale n.16 del 2002 che stabilisce di adeguare la rete di vendita esistente alle condizioni concorrenziali per il rilancio e la valorizzazione delle produzioni regionali; applichi la legge regionale n. 17 del 2004 che prevede iniziative miranti alla migliore conoscenza del processo di formazione del prezzo finale di vendita, anche mediante l’apposizione del doppio prezzo (origine e consumo) e la riattivazione, con funzionalità diverse, dell’Osservatorio regionale dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli; ridefinisca le regole e le funzioni dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso e alla produzione e le fasi di transazione commerciale; emani nuove norme per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio zootecnico siciliano
impegna altresì
il Sindaco
ovvero il Presidente della Provincia
ovvero il Presidente del Consiglio provinciale
ovvero il Presidente del Consiglio Comunale
a trasmettere il presente Ordine del giorno al Presidente del Consiglio, al Ministro delle Finanze, al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei Deputati, ai Presidenti della Commissione Agricoltura del Senato e della Camera, ai Parlamentari Nazionali della provincia, a S.E. il Prefetto, al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale all’Agricoltura.