Pubblichiamo integralmente la dichiarazione di Dante Ferrari in risposta all’articolo apparso su EnnaNotizie: Nessuno di A.N. né tanto meno il sottoscritto ha mai inteso disconoscere il ruolo di ex Coordinatore provinciale di F.I. all’ On.le Grimaldi alla luce altresì del fatto che lo stesso è il Parlamentare nazionale in carica del PdL; se poi da tale sua carica il mio Partito di appartenenza non ha mai potuto trarre alcun tipo di vantaggio politico ma soprattutto non ne ha potuto trarre, in termini politico-amministrativi, la nostra Provincia di ciò non intendo farne menzione. Ricordo però all’On.le Grimaldi, sicuramente protagonista di tante candidature vincenti del centrodestra negli anni passati,
che il mio ex Partito lo ha da sempre sostenuto sia quando si votò alla Camera con il sistema del collegio maggioritario, sia quando si passò al barbaro, e tuttora da me non condiviso, sistema del listino bloccato (n.d.r dicasi pure da parte di tutta la popolazione italiana). Tutto ciò in ossequio alla regola non scritta ma leale che il candidato del centrodestra prima e del PdL dopo è sempre stato per noi ex AN il nostro indiscusso candidato.
Accusarmi inoltre di essere il corresponsabile in provincia di Enna dello sfaldamento della maggioranza di centrodestra e dell’insuccesso ad Aidone, mi sembra oltremodo gratuito ed ingiusto per le ragioni qui di seguito esposte: in Provincia prevalgono, nel centrodestra ed anche nei nostri ex Partiti, più che la politica ed il volere, con lungimiranza, amministrare, logiche personali, opportunistiche ambizioni e soprattutto anacronistici veti; prova ne sono l’esclusione, da me tuttora disapprovata, della sua componente dal recente rimpasto alla provincia ed i criteri di assegnazione dei sottogoverni.
Della sconfitta di Aidone non mi sento affatto responsabile in quanto proprio lì ci siamo fortemente sforzati, assieme all’On.le Leanza, per mettere insieme le diverse anime presenti nel PdL; viceversa è stato proprio lei, con l’appoggio ad una lista ed ad un candidato sin dall’inizio perdenti, a determinare una sconfitta che, per poche centinaia di voti,ha permesso al centrosinistra di battere il PdL ufficiale.
A proposito infine del “trasversalismo e della scorrettezza” del Presidente Monaco, ha mai pensato di richiamare i Consiglieri comunali di Enna a lei vicini che, da anni ormai e ripetutamente, consentono, o con la loro astensione, o abbandonando l’aula, o peggio con il loro voto a favore, all’agonizzante giunta Agnello, di galleggiare ancora?
Chiudo con le critiche e vado piuttosto alle proposte, On.le Grimaldi.
Se ad i nostri rappresentanti in Consiglio provinciale e nei tanti Consigli comunali della provincia, noi alti dirigenti, assieme ai Parlamentari nazionali e regionali, continueremo a trasmettere il quotidiano esempio di un Partito che, ancor prima di nascere ed organizzarsi, attacca ed offende i suoi più alti rappresentanti, e litiga soprattutto, ci assumeremo allora la storica responsabilità di avere affossato in partenza il PdL e con esso anche tutta quella gente sana che, pur avendoci ripetutamente dato tanta fiducia, è prossima a mandarci, giustamente, a quel paese.
Se è vero come è vero che tanto a lei quanto a me, nella qualità di ex Coordinatori provinciali di FI ed AN, indipendentemente da coloro che andranno, spero quanto prima, a rivestire la carica di reggenti del PdL, stanno a cuore le sorti del PdL in questa provincia e stanno a cuore le sorti dei comuni, Enna in testa, nei quali a breve andremo a votare, beh, allora una volta per tutte, sotterriamo le asce e sediamoci attorno ad un tavolo, ognuno di noi per quello che ad oggi continua politicamente a rappresentare, nell’esclusivo interesse di un Partito i cui deleteri esempi regionali non intendo più continuare a prendere come parametro.
Ritengo che, al di là dei ritardi accumulati per responsabilità di entrambi, abbiamo il dovere di fare ciò ed esperire ogni tentativo di ricomposizione interna al PdL !!!
Torto e ragione non stanno mai da una parte sola e gli avversari stanno da un’altra parte soprattutto.
Dico ciò perché animato dalla volontà non più procrastinabile di mettere su un Partito unito, se possibile unitario, leale, con una forte dialettica interna se del caso, ma con una posizione unanime all’esterno, un Partito che se vuol mettere in campo il meccanismo delle primarie per la scelta dei suoi candidati lo faccia pure ma la smetta contemporaneamente sempre con le stesse prime donne, un Partito che tuteli tutti i suoi rappresentanti negli Enti locali, un Partito organizzato e con regole da osservare e non sicuramente un’armata brancaleone quale è quella che il PdL rischia di diventare così perseverando.
Se, come lei ha dichiarato lo scorso 24 settembre “è colui il quale ha sempre sostenuto le ragioni di Partito anteponendole a volte anche a quelle personali e di qualche amico”, accolga allora, ed adesso soprattutto, il mio invito ad un ragionamento nuovo e per una stagione nuova all’interno del PdL.
Aspetto da lei solo di sapere, dando per scontato che lo voglia fare, dove, quando ed eventualmente con chi l’ex Coordinatore provinciale di FI vorrà incontrare l’ex Coordinatore provinciale di AN.
Dante Ferrari