PDL ENNA: ON GRIMALDI A DANTE FERRARI. “SIAMO PRONTI A CONFRONTARCI”

Tanto tuonò che piovve, verrebbe da dire, vista l’ultima inclemente settimana di precipitazioni sulla nostra provincia. Gli eccellentissimi esponenti del PDL, in particolare il Dott. Dante Ferrari, già responsabile provinciale di AN, rivolgono un invito al dialogo all’ex ( ma perché mai ex, visto che non vi è soluzione di continuità nei partiti politici e che, fina quando il nuovo non arriva, c’è il vecchio che svolge nella sua pienezza le funzioni?), pur non avendo rinunciato ad uno stile sempre aggressivo e gratuitamente polemico nei nostri confronti, tuttavia con un colpo di spugna e con un generico “i torti e le ragioni non sono mai tutti dalla stessa parte”, ci chiedono un incontro politico

per riannodare le fila del centro destra ennese ed affrontare i prossimi appuntamenti nella massima unità possibile. Tale improvvisa sollecitudine dopo un anno ed oltre di ostracismo ci appare un po’ sospetta (in siculo: “quannu u diavulu t’alliscia voli l’arma”). Che sarà mai che ha indotto costoro a degnarsi di battere un colpo? Forse la preoccupazione che stanno perdendo enormemente terreno a causa esclusiva di scellerate scelte programmatiche, politiche ed  amministrative? Forse il fatto che il Presidente della Provincia partecipa ad un consiglio straordinario presso il Comune di Regalbuto per discutere temi importanti, anzi decisivi, per la nostra collettività e nessuno, dicasi nessuno, dei suoi assessori o consiglieri di maggioranza era presente a sostenerlo, nemmeno il Presidente del Consiglio del suo stesso partito? Comunque vada, apprezziamo che, anche se con notevole e colpevole ritardo qualcuno lancia un segnale, quello che noi abbiamo sempre cercato sino ad un certo punto e non abbiamo mai trovato.
In ballo c’è la politica e la risoluzione dei tanti drammatici problemi di questo territorio cui vogliamo bene e per il quale, esclusivamente per esso, ci spendiamo quotidianamente, cercando di inseguire non le carriere personali mai il bene comune (se così non fosse, credeteci, saremmo già passati al migliore offerente, come tanti nostri ex amici hanno fatto).
Dott. Ferrari, non è vero che voi avete sempre sostenuto lealmente il candidato di centro destra, nella specie l’On. Grimaldi, quando venne candidato in regime di maggioritario alla camera dei deputati: il Presidente della Provincia, ad esempio, non nascose nell’occasione la propria preferenza nei confronti dell’avversario, di centro sinistra, per motivi, sosteneva, di natura personale.
Anche nell’ultima occasione lo stesso Presidente della Provincia, pur sapendo che le scelte dei candidati in posizione utile si facevano a Roma e che, del resto, il ruolo degli elettori nel nostro territorio non era decisivo sul successo sempre dell’On. Grimaldi, dichiarò che sarebbe andato a mare, giammai a votare.
Eppure, dopo tre mesi, l’On. Grimaldi lo candida a Presidente della Provincia e contribuisce in maniera decisiva alla sua elezione: per tutta risposta, fuori dalla Giunta Provinciale per una questione di centimetri, o meglio per un pugno di voti mancati al nostro candidato di riferimento: veda, Dott. Ferrari, questo sì che è un torto che ci attribuiamo, non aver capito che la lealtà e la correttezza spesso in politica non pagano.
Quanto ad Aidone, come mai se riconoscete oggi che l’On. Grimaldi rappresenta ancora la metà di FI nel PDL in questa provincia, ha ritenuto di condurre trattative in loco solo in compagnia dell’On. Leanza, semplice parlamentare regionale senza ruoli nel partito? L’On. Grimaldi, o come collega di Leanza o, meglio, come rappresentante legale di FI.
E’ ovvio che poi se le elezioni si perdono con chi possiamo prendercela, con noi o con chi ha ritenuto, sbagliando, di essere autosufficiente?
E come pensa Lei, Dott. Ferrari, che noi possiamo imporre una linea ai nostri consiglieri comunali quando dalla provincia, nei confronti del nostro rappresentante, l’ottimo ed infaticabile Dott. Sergio Malfitano arrivano solo isolamento o, peggio, insulti, ricorsi al TAR e querele?
Comunque vada, apprezziamo che, anche se con notevole e colpevole ritardo qualcuno lancia un segnale, quello che noi abbiamo sempre cercato e che voi avete sempre ostinatamente rifiutato.
In ballo c’è la politica e la risoluzione dei tanti drammatici problemi di questo territorio cui vogliamo bene e per il quale, esclusivamente per esso, ci spendiamo quotidianamente, cercando di inseguire non le carriere personali mai il bene comune (se così non fosse, credeteci, saremmo già passati al migliore offerente, come tanti nostri ex amici hanno fatto).
Siamo pronti a confrontarci, possibilmente in pubblica assemblea, aperta a soci e simpatizzanti del PDL ex AN e FI ed a qualunque altro cittadino elettore di centro destra che ha dato il voto non alle persone ma ad un idea di “svolta vera”, come citava lo slogan, che purtroppo, sino ad oggi, si è rivelato, solo un manifesto elettorale.