“A questo punto è evidente. C’è un preciso disegno del Governo Lombardo di penalizzare la Provincia di Enna“. Non usa mezzi termini Elio Galvagno, deputato regionale del Pd, all’indomani della proposta del Dipartimento Programmazione di destinare i fondi già stanziati per la realizzazione della scala mobile alla “sottoscrizione della convenzione biennale concernente il contratto di coproduzione con la RAI radiotelevisione Italiana S.p.A. per la seconda serie della produzione audiovisiva “Romanzo popolare Agrodolce” per un totale pari a 25.500.000,00 euro. “Si tratta di una vicenda che ha dell’assurdo e che suona come una beffa mortificante nei confronti di un territorio
che troverebbe da quella realizzazione una boccata d’ossigeno per la propria economia, frutto della capacità di progettazione dimostrata dalle istituzioni locali in questi anni. Avevamo già segnalato – continua Galvagno – l’inspiegabile altalena di pareri, prima favorevoli e poi revocati, chiedendo la rimozione dell’ingegnere capo del Genio civile, che aveva dato prova di incomprensibile ostruzionismo. Per tutta risposta arriva questa vergognosa proposta del Governo Lombardo, che è uno schiaffo e un insulto non solo per lo scippo dei fondi ma per l’ipotesi alternativa a cui destinarli. E’ chiaro che per questo Governo regionale è più importante ed urgente uno sceneggiato piuttosto che il destino di un intero territorio, nei cui confronti, lo ribadisco da settimane, c’è una chiara volontà di abbandono. La stessa logica del Governo nazionale, che considera il Mezzogiorno una palla al piede da lasciare al proprio destino, e che in Sicilia si replica nei confronti delle aree interne e storicamente più depresse. Forse Lombardo ritiene che il modello Berlusconiano, che usa le proprie televisioni piene di veline e di starlette per addormentare le coscienze degli italiani, possa anche quello riproporsi nella nostra isola. Meglio aiutare i siciliani a “non pensare”, come se in questa terra non vi fossero altre emergenze rispetto alla realizzazione del “Romanzo popolare Agrodolce“, che rischia di diventare molto amaro per la popolazione ennese.
Ma questa volta non permetteremo questo oltraggio e metteremo in campo tutte le iniziative politiche e di protesta civile, perché venga restituito alla provincia di Enna il maltolto. Già nelle prossime ore – conclude Galvagno – attiveremo il tavolo già istituito in Provincia su quella che abbiamo definito “vertenza Enna”, per decidere le iniziative da intraprendere, pronti a portare la protesta a Palermo perché tale assurda proposta non venga nemmeno presa in considerazione. Mi auguro – conclude Galvagno – che la stessa fermezza venga dai deputati del centro destra, per impedire scelte che penalizzerebbero ed offenderebbero l’intero territorio ennese”.