Per ottenere il rimborso dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) applicata sulla tassa dei rifiuti i termini di prescrizione sono pari a dieci anni. A ricordarlo è l’Associazione Altroconsumo, nel mettere in evidenza, quindi, come entro quest’anno si può richiedere il rimborso dell’IVA per le cartelle della Tarsu dal 1999 in poi; dal 2010 si può chiedere il rimborso sulle cartelle dal 2000 in poi e così via. La Corte Costituzionale, con una sentenza, ha sancito che l’IVA sui rifiuti debba essere restituita in quanto quella sui rifiuti è una tassa e non una tariffa, ragion per cui non è possibile applicare l’IVA sugli importi; pur tuttavia, anche presentando il ricorso può accadere che l’Ente
si rifiuti di rimborsare l’imposta, oppure si rifiuti direttamente di fornire in merito una risposta. In tal caso, Altroconsumo fa presente che occorre presentare, presso la commissione tributaria provinciale, un ricorso; se gli importi per cui si chiede la restituzione sono inferiori a 2.582,28 euro, allora il ricorso può essere presentato alla commissione tributaria provinciale come privato cittadino, altrimenti per importi superiori occorre essere assistiti da un legale.
I termini per la presentazione del ricorso presso la commissione tributaria provinciale sono i seguenti: occorre presentarlo trascorsi novanta giorni dall’invio della richiesta di rimborso IVA sui rifiuti presentata all’Ente se questo non fornisce alcuna risposta; oppure, se risponde negando il rimborso, il ricorso alla commissione tributaria provinciale deve essere presentato entro sessanta giorni a partire dal giorno in cui l’Ente ha notificato la risposta.