Sulla problematica relativa al consolidamento delle pendici del capoluogo ennese, ma anche sulla viabilità e sulla realizzazione della strada S.P 28, la cosiddetta “Panoramica” il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco ,ha promosso un tavolo tecnico cui fanno parte gli organismi competenti per accendere un confronto permanente e proficuo tra i soggetti interessati. All’incontro erano presenti,tra gli altri, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale con Sindaco e assessore all’Urbanistica, la Soprintendenza ai beni culturali, il Genio civile, l’ispettorato alle Foreste, lo staff tecnico dell’Ente Provincia, con i dirigenti del settore Viabilità e Protezione civile, Castano e Colajanni.
Presente anche l’assessore provinciale alla Viabilità, Filippo Faraci. Il presidente Monaco ha aperto i lavori, costatando l’emergenza legata alla sicurezza delle inclinazioni del territorio cittadino e alla problematica relativa al traffico veicolare. Apprezzato l’intervento del capo dell’Amministrazione provinciale da parte dell’assessore comunale, Angelo Spampinato, il quale ha dato merito a Monaco di coordinare competenze e progetti per fare fronte alle istanze emergenti dell’asse viario. La tendenza politica, condivisa ad unanimità, è stata messa sul tappeto dal Presidente. “Mantenere l’esistente-ha sottolineato, dedicando la sua attenzione alla Panoramica e al suo possibile rifacimento – significa prevedere un’opera a scarso impatto ambientale e ripristinare , secondo l’immaginario collettivo, quella che è stata la rete viaria per antonomasia da circa 60 anni, deputata a collegare la città con il resto del territorio provinciale della zona nord-ovest.” Secondo monitoraggi idrogeologi già effettuati è emerso, questo è stato appreso dalle istituzioni nel corso dell’incontro, che tutta la Panoramica è parecchio disastrata e necessita di strutture e materiale all’avanguardia .Pertanto i tecnici hanno ipotizzato la realizzazione di un progetto ex novo che consiste nell’abbandonare l’idea del ripristino della Panoramica, relativamente alla parte collassata, al fine di creare una rotonda all’altezza della cappella del crocifisso per collegare da un lato tale opera con la Panoramica e dall’altro con la Sp2 sottostante il Belvedere. Tutto ciò, secondo l’ipotesi prospettata, nell’ambito della realizzazione di opere necessarie a sostenere le pendici. Due piste collaterali, dunque, su cui il tavolo si aggiornerà a brevissimo termine, entrando nel merito delle progettazioni, per analizzare tempi e costi.