“Da mesi aspettiamo che siano avviati a concretezza i piani di marketing per sostenere il ritorno della Venere. Ad oggi invece nulla di concreto. Perdere quest’occasione e sottovalutarne l’esigenza di un forte e qualificato piano di comunicazione rischia di vanificare ogni altro sforzo. Questo tipo di eventi, come ci insegnano francesi e spagnoli che con molto meno riescono ad attrarre milioni di turisti ogni anno, hanno bisogno di una pianificazione qualificata e ben progettata. Il silenzio su questo fronte è preoccupante. E’ fondamentale che, come ripetiamo da mesi, si comprenda a pieno che un occasione come questa se ben valorizzata e sostenuta sul piano degli investimenti può davvero essere un’occasione di benessere.
Invece ci pare che sottovaluti, come se per una qualche fatalità non si creda che possa dare risultati. Su queste iniziative bisogna pensare in grande e non accontentarsi delle prime risposte. Sul piano della logistica e dei servizi di accompagnamento le soluzioni che si prospettano mancano proprio di prospettiva. Vengono affrontate come se si trattasse di poco più di una sagra. Non è con questo approccio che potremo rendere la Venere un traino turistico capace di far venire e restare turisti o capace di attrarre investimenti di operatori del settore. Auspichiamo che presto si apra un tavolo di confronto in cui anche noi possiamo portare progetti ed idee utili allo scopo”.