La manifestazione della CIA e della Confagricoltura di Lunedì 19 Ottobre, nonostante i risultati conseguiti, e quella isolata della Coldiretti del Luglio scorso sono la caricatura di una profonda debolezza della rappresentanza sindacale in agricoltura. A questo fanno da cornice le efficaci lotte sindacali unitarie francesi di queste ore e la franca richiesta di ogni agricoltore e di ogni allevatore ennese, siciliano, italiano e doltralpe di superare la frammentazione e di raggiungere obiettivi strategici agli interessi della categoria senza connotati politici o di appartenenza. La CIA di Enna si impegna a lavorare su questo obiettivo! In Provincia di Enna emergono segnali che testimoniano come su
questo fronte si trovano impegnati anche gli amici della Coldiretti e della Confagricoltura, nonostante accusino disposizioni e orientamenti dalle strutture superiori che configgono con questa strategia.
“La fine del collateralismo non giustifica più l’attuale frammentazione – sostiene Francesco Salamone Presidente Provinciale della CIA di Enna – e a cominciare dal sottoscritto sono disposto “a ritornare a fare fotocopie” o a qualsiasi altra provocazione pur di passare dalle parole ai fatti, candidando il territorio agricolo ennese con i suoi problemi e le sue ragioni come banco di prova nell’apertura di una stagione inedita sul tema dell’Unità sindacale, così come richiesto da tutte le imprese agricole ovunque associate!”
“Nulla è più come prima, anche i caratteri della nostra responsabilità mutano, e la complessità dei temi connessi alle politiche di settore richiama la necessità di un sistema di relazioni sempre più ampio, articolato e direttamente coeso agli esclusivi interessi di tutto il mondo agricolo”.
La CIA di Enna insiste sulla necessità di una reale coesione della rappresentanza sindacale ed invita le Organizzazioni “sorelle” ad una comune assunzione di responsabilità su obiettivi condivisi per accrescere la competitività delle imprese e per il rilancio dello sviluppo.