La questione “Brucellosi” è stato l’argomento centrale dell’incontro avvenuto a Roma presso il Ministero della Sanità fra l’assessore all’Agricoltura, Dario Cardaci ed i massimi responsabili della sanità veterinaria italiana. Ad accompagnare l’assessore il responsabile del servizio Agricoltura dell’ Ente , Andrea Scoto, e il delegato e vice presidente dell’Ordine dei Veterinari, Nino Algozzino. All’incontro erano presenti tra gli altri il direttore generale del dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, Romano Marabelli, il direttore dell’istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise, Vincenzo Caporale, il direttore ufficio III –sanità animale e del farmaco veterinario Ugo Cantucci e Luigi Ruocco,
dell’ufficio II dello stesso dipartimento. “Si è trattato di confronto sereno e produttivo – ha commentato l’assessore Cardaci- che ha consentito di fare il punto sull’applicazione del vaccino REV1 sugli ovi-caprini, sui controlli, sull’individuazione delle code vaccinali, sulle modalità di intervento, che potrebbero portare finalmente tranquillità e certezza all’intero comparto, oggi devastato da un sistema di cui tutti pagano le conseguenze a caro prezzo”. Dopo avere tracciato un quadro completo sull’entità del fenomeno la delegazione ennese ha richiesto un intervento preciso sul territorio proponendo di convocare una conferenza dei servizi nel capoluogo in modo che le indicazioni emerse durante il confronto potessero diventare concrete direttive a cui attenersi nel futuro. La proposta, che ha registrato la piena disponibilità del direttore generale del dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria e del direttore dell’istituto Zooprofilattico delle regioni Aguzzo e Molise , rappresenta per l’Amministrazione Monaco motivo di soddisfazione ed in ogni caso un significativo passo avanti nella ricerca delle soluzioni concrete a questa grave e pressante problematica. L’assessore Cardaci auspica che questo incontro potrebbe aver luogo in tempi brevi già entro il prossimo mese di novembre. Per l’esponente della Giunta Monaco sarà assolutamente necessario il coinvolgimento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia e della Regione Siciliana, la quale – commenta- “si spera che dia una spiegazione plausibile sulla diversità di trattamento, che per quanto riguarda i controlli, caratterizzano le Province siciliane, come cioè sia possibile che ad Enna avvengano a 18 mesi ed in altre Province a 36 o addirittura non si effettuino per niente”.
Esaminata anche la questione relativa alla somministrazione del vaccino RB51 per i bovini che si ritiene di utilizzarlo così come previsto dall’apposita regolamentazione europea la cui documentazione è stata acquisita dall’Assessore Cardaci perché venga valutata e proposta in sede locale. “ L’Amministrazione Provinciale, con grande senso di responsabilità e supportata dal prezioso contributo di tutte le Organizzazioni di categoria- conclude Cardaci- cerca di interpretare nel modo più diretto le istanze che provengono dalla nostra comunità, nella certezza che questo percorso possa concludersi nel modo più utile per tutti”.