Il campo del germoplasma dell’olivo realizzato dalla Provincia Regionale nella tenuta di Zagaria all’interno della riserva naturale di Pergusa si candida a divenire un centro euromediterraneo per la valorizzazione e la caratterizzazione della variabilità della pianta e il miglioramento genetico della specie. E’ stato siglato ieri pomeriggio l’accordo di programma tra la Provincia regionale e gli istituti di Genetica vegetale di Perugia e Palermo e il dipartimento di Produzione vegetale dell’università della Truscia . Un progetto che consolida una intensa attività portata avanti dalla Provincia che ha contribuito a sostenere la sopravvivenza dell’olivicoltura,
grazie al rapporto di collaborazione da tempo avviato con il CNR di Perugia. Per il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, è questa una grande opportunità che dovrà essere sfruttata al massimo. “Il nostro territorio per le sue caratteristiche è tradizionalmente vocato all’olivicoltura- ha continuato Monaco- un settore che dovrà puntare, grazie al sostegno della ricerca, a migliorare la qualità per riuscire a conquistare fette sempre più ampie di mercato. Il passaggio successivo che seguirò personalmente è di creare una organizzazione con fondi propri che dia un forte impulso al centro. Abbiamo avuto già rassicurazioni da parte del Presidente della Regione che attende una nostra proposta concreta”. La Provincia farà da capofila per gli aspetti organizzativi, logistici e politici mentre l’università della Truscia, attraverso il dipartimento di produzione e il Cnr Vegetale tramite il dipartimento Agroalimentare garantiranno un sostegno operativo e di strategia per tutti gli aspetti scientifici e di sviluppo tecnologico cui il nascente organismo mira. La realizzazione di un centro di valenza internazionale- ha detto il professore Giuseppe Fontanazza del CNR di Perugia, tra i sottoscrittori dell’accordo- consentirà di affrontare una serie di problematiche connesse alla necessità di determinare una sostanziale evoluzione della coltivazione dell’olivo nella sua complessità in rapporto con gli aspetti tradizionali, sociali, ambientali propri della olivicoltura mediterranea”. Si andrà così a recuperare una attività di ricerca che è stata finora trascurata e che consentirà di migliorare la qualità del prodotto in un’ottica di produzione tutta italiana. Tra le finalità del progetto anche la individuazione di aree di sviluppo olivicolo per fini produttivi attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate e sistemi intensivi di coltivazione, ed ancora l’imboschimento a fini di salvaguardia ambientale nelle aree a rischio di degrado e il potenziamento e la valorizzazione dei prodotti alimentari, attraverso pratiche agronomiche e di trasformazione avanzate che ne esaltino la qualità e la tipicità.