Con 62 voti favorevoli sui 65 presenti in assemblea (119 i votanti aventi diritto) Vincenzo Pirrone (56 anni oggi) è stato riconfermato per un secondo mandato alla guida dell’ANCE Enna. Eletto anche Giuseppe Marzuolo alla Vicepresidenza ( Presidente dei Giovani Imprenditori – Laurea in Economia Aziendale, amministratore della Immobiliare Mazuolo srl e rampollo della maggiore azienda di costruzioni civili della provincia ennese) Il programma su cui l’assemblea, dopo oltre te ore di lavori, si è espressa e che ha consentito a Pirrone di far convergere la quasi totalità dei consensi si basa sul rilancio e sulla difesa del settore delle costruzioni che può ben donde sostenere di essere
il polmone economico e occupazionale del paese, cosa ancor più incidente nella nostra provincia. Il rilancio passa dalla comprensione degli imprenditori che oggi più che mai bisogna concentrare le forze e promuovere forme di aggregazione in grado di potenziare le capacità di impresa. Nei prossimi anni si punterà su sviluppo internazionale e
progettazione integrata con finanza di progetto.
‘Pirrone – I mercati internazionali, che da sempre sembravano essere
una questione solo per grandi aziende, oggi sono sempre più alla
nostra portata. Lo sviluppo in termini infrastrutturali e edili in
genere di arre quali i balcani e l’africa settentrionale, la richiesta
di imprese con esperienza e capacità costruttive di pregio che
proviene dai paesi arabi più ricchi, sono elementi che oggi devono
essere presi in considerazione come chance concrete. L’associazione si
preoccuperà di filtrare le occasioni e di verificare sul campo le
reali opportunità in modo da preparare il terreno. Negli ultimi mesi
si sono già testati paesi come la Serbia, Malta e la Libia, sui quali
contiamo, dopo i necessari approfondimenti, di sviluppare iniziative
imprenditoriali in cui coinvolgere le nostre imprese’.
Sul piano locale forte è il senso di incertezza legato alla totale
mancanza di progetti e di programmazione.
‘Il silenzio degli enti locali sulle esigenze infrastrutturali della
nostra provincia è disarmante. Nulla è dato di sapere circa i tempi
entro cui saranno messi in gara e realizzati gli interventi sulla
viabilità finanziati con i fondi della legge del novembre 2007 (i
fondi Prodi distratti dal Ponte sulla stretto), eppure è sotto gli
occhi di tutti il disagio e l’arretratezza del nostro sistema viario,
con strade statali chiuse al traffico da un anno e sulle quali nulla
si fà. Aree intere della provincia sono tagliata fuori dalla viabilità
ufficialmente transitabile, con enormi rischi di responsabilità civile
in caso di transito. Si comprende bene che isolare aree come Dittaino
e l’intera area nord per mancanza di carrabilità è inaccettabile.
Chiediamo al Presidente della Provincia di fare l’impossibile per
portare alla realizzazione gli interventi viari e che si faccia
promotore di una stagione di rinascita delle politiche di investimento
che coinvolga tutti gli enti locali attraverso un patto di concretezza
fuori da schieramenti e beghe politiche.’
Il rilancio di investimenti e costruzioni passa da una diffusa e
totalizzante azione di contrasto a tutte le illegalità da quelle della
criminalità organizzata a quelle della malaburocrazia. Proprio i
Giovani Imprenditori del neo Vicepresidente Marzuolo
si sono fatti promotori dell’iniziativa ADDIOBUROCRAZIA che punta a
liberare le energie delle imprese dai tanti e costosissimi legacci che
la malaburocrazia impone alle imprese.
Marzuolo ‘le amministrazioni locali dovrebbero comprendere che il loro
compito è favorire lo sviluppo della collettività che è anche sviluppo
delle imprese a cui sono legate lavoratori e benessere’
La difesa del settore passa dal superamento della crisi economica
attuale, che sta cominciando a far sentire i suoi effetti più deleteri
solo ora. La diminuzione di occupati nel settore (-15% da gennaio) è
solo l’inizio di un effetto che se no ripartono investimenti pubblici
e privati, se no riparte il credito alle imprese, rischia di divenire
irreversibile.
Sul sistema bancario bisogna lavorare con concretezza e serietà. Di
recente abbiamo fissato accordi ad hoc con Intesa e BdS per cercare di
definire al meglio le modalità di accesso al credito e di valutazione
delle nostre imprese in tempo di crisi.
Infine Pirrone si è soffermato sul rapporto con le forze sindacali ‘
Bisogna che la bilateralità di cui siamo artefici diventi un metodo
che produce effetti e non un mero contenitore in cui consumare riti.
Speriamo che la collaborazione con i sindacati ci possa mettere nelle
condizioni di assistere al meglio la crescita e la tenuta delle
imprese. E’ il momento di uscire dagli schemi di di sterile
contrapposizione e segnare un netto cambiamento con il passato a
cominciare dalla gestione del patrimonio comune della bilateralità e
della pariteticità.