ENNA: SICUREZZA NELLE SCUOLE PROVINCIALI. RISPONDE IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GIUSEPPE MONACO

Sulla querelle innescata dal consigliere Sergio Malfitano sulla sicurezza nelle scuole provinciali il presidente della Provincia Giuseppe Monaco chiarisce quanto segue: “Il documento diffuso dal consigliere Malfitano, intriso di demagogico populismo e di inopportuno catastrofismo, mira a lanciare un messaggio errato e mistificatore secondo il quale la mancanza di certificazione sarebbe sinonimo di assoluta mancanza di sicurezza. Di ciò sono certamente coscienti tanto i dirigenti scolastici quanto i responsabili della sicurezza degli istituti che, diversamente, non avrebbero consentito prima e non consentirebbero tuttora la regolare prosecuzione delle lezioni all’interno degli istituti stessi.

  Sin dall’atto del mio insediamento la problematica dell’edilizia scolastica e la relativa verifica sismica degli edifici è stata inserita tra le attività prioritarie di questa Amministrazione. In atto si stanno verificando, grazie ai finanziamenti concessi dalla Protezione civile regionale per l’annualità 2008, sei edifici scolastici e tre edifici con altra destinazione.  Anche il palazzo della Provincia è stato oggetto, con fondi propri, di specifica verifica conclusasi con la redazione di un progetto preliminare per i piccoli adeguamenti necessari ma la cui non ancora esecuzione è da addebitare esclusivamente alla mancanza di fondi. E’ bene allora che il così attento e scrupoloso consigliere Malfitano sappia quanto segue: In atto sono in corso due importanti adeguamenti; il primo riguarda il liceo classico di Enna per il quale sono stati già consegnati i lavori alla ditta appaltatrice ed il secondo l’istituto tecnico industriale di Piazza Armerina per il quale è in corso di redazione il progetto esecutivo. Ambedue i progetti sono stati finanziati dal Ministero delle Infrastrutture per un importo complessivo di 2 milioni e 500 mila euro. Se il consigliere Malfitano ritiene che i ritardi nella esecuzione di tali adeguamenti appartengono esclusivamente  alla sola Provincia  si sbaglia in maniera grossolana e dimostra quanto demagogica sia questa sua inviperita  critica . E’ giusto allora che si sappia, ed il consigliere Malfitano fa ipocritamente finta di non sapere,  che i ritardi di cui sopra dipendono esclusivamente dalla mancanza di risorse che, in quanto ingenti, di certo non potranno mai e poi mai essere rese disponibili dalle amministrazioni comunali e provinciali. Se da un lato il Governo nazionale ha dichiarato prioritaria, con grande scrupolo e lungimiranza, la sicurezza degli edifici scolastici, dall’altro avrebbe dovuto,  con altrettanta determinazione e non sicuramente con vane promesse, dotare le amministrazioni locali delle somme necessarie a programmare e a realizzare gli interventi necessari. Mi chiedo e le chiedo consigliere Malfitano a cosa serve programmare la costruzione  di un ponte faraonico sullo stretto se poi mancano quasi del  tutto le risorse destinate all’edilizia scolastica e alla viabilità? Ed oltre al danno la beffa: lo Stato oltre a ridurre i trasferimenti, ha altresì imposto, per il rispetto del patto di stabilità, dei vincoli di bilancio che impediscono agli enti di contrarre i mutui necessari a realizzare ogni tipo di investimento .  Legambiente ha stimato che il 42 per cento degli edifici scolastici è priva di certificato di agibilità e che per  mettere in sicurezza tutte le scuole italiane ci vorrebbero 14 miliardi di euro. Sicuramente al  consigliere Malfitano è sfuggito il fatto che il decreto Gelmini prevede che i fondi da utilizzare per la messa in sicurezza degli edifici scolastici potranno essere tratti da quelli destinati alle grandi opere ma non potranno superare il 5 per cento dell’intera somma stanziata. Parabola significa che, con queste limitazioni negli stanziamenti , occorreranno non meno di dieci anni per mettere in sicurezza l’intero patrimonio edilizio nazionale. Il consigliere Malfitano , con l’arroganza delle sue argomentazioni , dimostra di sconoscere il rapporto ecosistema-scuola redatto da Legambiente nel 2009 secondo il quale la Provincia  di Enna  è risultata al 35° posto su 62 tra quelle che sono state prese in considerazione per avere fornito i dati e seconda tra quelle siciliane, preceduta sola da Ragusa piazzatasi al 34° posto. La invito, infine, a non avventurarsi, con inopportuna superficialità, in ipotesi relative al destino di questo o quell’altro dirigente; saranno altri, a ciò debitamente preposti, ad elaborare per tutti i dirigenti una proposta di giudizio tale da rendere ancora compatibile o meno la loro permanenza all’interno dell’Ente o, piuttosto,alla guida ulteriore di un altro settore. Concludo confermando ai cittadini tutti della nostra provincia la volontà mia e di tutta la Giunta provinciale di volere mantenere fede agli impegni già presi e a quelli che quotidianamente si creeranno per nulla consolato dal fatto che la situazione scolastica è drammatica nell’intero Paese. Proprio per questo continuerò a profondere il massimo dell’impegno possibile per migliorare le scuole e renderle oltremodo sicure, sforzandomi di garantire a tutti, studenti e personale, le migliori condizioni di sicurezza e qualità delle strutture e dei servizi”.