Anche se il 3° trimestre 2009 ha fatto registrare nel commercio una inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti con un aumento di 20 imprese il settore registra una profonda crisi dettata da una notevole diminuzione dei consumi sia al dettaglio che nella grande distribuzione. E’ questo il dato che emerge dalle elaborazioni della Camera di Commercio di Enna analizzando i dati relativi ai consumi delle famiglie che fanno un nuovo passo indietro: meno 6,2% il calo delle vendite commerciali nel III trimestre 2009 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, due punti percentuale in meno di quanto registrato nei precedenti tre mesi, circa due punti in più della media nazionale.
A contrarsi è principalmente il commercio dei prodotti alimentari (-5,9%) ma cospicuo è anche il ridimensionamento delle vendite dei prodotti non alimentari (-5,3%). Da segnalare una flessione delle vendite anche nei supermercati, che chiudono il trimestre estivo con un meno 1,7%. Mentre nel resto del Paese tutti gli indicatori sembrano credere in un miglioramento della situazione e gli imprenditori commerciali si attendono un miglioramento in chiusura d’anno, come saldo tra attese di incremento e di decremento delle vendite per la fine di quest’anno con un più 11%, coerentemente con gli andamenti stagionali sperimentati in passato, nel sud e nella nostra provincia il saldo tra attese di incremento e di diminuzione è pari a meno 1%.
Tutto ciò, dice il Presidente della Camera di Commercio Liborio Gulino, è anche evidenziato dai dati che emergono sulla nati-mortalità delle imprese al Registro della Camera che nell’ultimo anno ( 3° trimestre 2008 – 3° trimestre 2009) ha visto la cancellazione di 333 imprese pari a circa il 10% del totale, facendo registrare una perdita netta nel saldo fra cancellazioni e iscrizioni di 145 imprese in meno. Il Comune con più perdite è Piazza Armerina con meno 23 imprese..
Sono 3.560 le imprese registrate alla Camera di Commercio al 3° trimestre 2009.
Analizzando la natura giuridica delle imprese abbiamo:
• Società di capitali n. 289;
• Società di persone n. 339;
• Imprese individuali 2900;
• Altre forme n. 32
Diminuiscono rispetto al 2008 le imprese individuali meno 153 e le società di persone meno 11 e invece aumentano le società di capitali con più 22.
Ammontano complessivamente a 371 gli esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande:
• Supermercati n. 52;
• Minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari n. 241;
• Esercizi di prodotti surgelati n. 12;
• Discount di alimentari n. 2
• Esercizi non specificato n. 64
Continuando lo stato di crisi, se non vi sarà un’inversione di rotta e prevedibile pensare, continua Gulino, che a fine anno vi sarà un’altra ondata di cancellazioni tenuto conto che le imprese saranno chiamate a decidere se ci saranno le condizioni per andare avanti e affrontare il nuovo anno oppure no. E’ indispensabile promuovere tutte quelle strategie che possono contribuire a rilanciare i consumi e la domanda interna, a partire dalla riduzione delle tasse sul lavoro.