Il sottoscritto Contino Giovanni consigliere comunale indipendente del comune di Enna Premesso che: Negli ultimi mesi, la stampa continuamente dà notizia dell’imminente arrivo della Venere di Morgantina, dell’istituzione di tavoli tecnici tra la Sovrintendenza, l’università, l’assessore regionale, le Istituzioni locali, per il coordinamento delle attività relative al rientro del prestigioso reperto in Sicilia, nonché la stesura di un progetto viario e museografico, che si valuterà se sarà finanziato da ARCUS o con i fondi Cipe o con fondi regionali; – In controtendenza si assiste, inermi, da più di un anno, alla mancata apertura e alla chiusura di molti musei archeologici tra cui il museo archeologico Varisano
della nostra città, inaugurato nel 1985 e ubicato all’interno dell’omonimo palazzo dopo un progetto di restauro e rifunzionalizzazione a Museo redatto dall’architetto F. Minissi;
– All’interno del museo sarebbe possibile apprezzare opere d’arte di grande valore al pari della Venere di Morgantina, che testimoniano a partire dal VII – VI sec. a.c. un susseguirsi di civiltà che nei secoli hanno popolato e accresciuto la cultura del nostro territorio e più specificatamente:
• nella prima sala reperti risalenti al VII sec a.c. provenienti da Capodarso e Calascibetta;
• nella seconda sala denominata di Enna reperti dei primi stanziamenti di contrada Ninfa, della necropoli del V-IV sec a.c. di contrada Pisciotto e Castello di Lombardia;
• nella terza sala denominata Pergusa sono esposti elementi fondamentali per la conoscenza delle genti antiche che dalla preistoria hanno abitato nei pressi dell’unico lago naturale di Sicilia come contrada Cozzo Matrice;
• nella quarta sala o sala Rossomanno sono esposti reperti risalenti al VII al VI sec. a.c. sino al medioevo;
• nella quinta sala vi sono testimonianze che derivano da tutto il territorio della provincia di Enna con reperti vari, dalle ceramiche indigene ai reperti in bronzo, unguentari, nonché vari vasi e statue in terracotta di età greca.
– Tante opere emerse dagli scavi archeologici sono depositate in magazzino in attesa di essere restaurate, previo finanziamento da parte dell’assessorato ai BB.CC.AA.;
– Le offerte turistiche della città di Enna sono modeste, nonostante la grande potenzialità . artistica;
– Più volte anche tramite atti politici, si è attestato che occorre elevare gli standard di qualità dei servizi turistici per soddisfare le richieste dei turisti e creare un circolo virtuoso che si traduca in occasione di sviluppo economico e culturale del territorio;
– Non basta presentare un piano strategico di sviluppo per la città, o per il territorio intercomunale se alla base non si riesce, tramite una costante relazione tra le istituzioni competenti, a controllare, garantire e gestire ciò che la città e il territorio da anni possiedono.
Considerato che:
– per il raggiungimento di tali obiettivi il consiglio comunale di Enna, con delibera n. 74 del 18/06/2002, e successiva delibera n. 103 del 18/11/2002 aderì al Consorzio “Ente Biennale di Archeologia” che tra gli scopi riportati nello statuto proponeva:
• Incontri periodici delle principali scuole archeologiche internazionali;
• Lo studio delle tecniche di conservazione;
• La diffusione della cultura archeologica in campo internazionale, attraverso l’organizzazione di mostre e manifestazioni che favoriscano la conoscenza più ampia del patrimonio archeologico;
• La messa in atto di strutture stabili e temporanee volte alla presentazione di beni archeologici, delle tecniche del settore e della disciplina;
• La divulgazione di informazioni di natura archeologica, nonché la promozione di studi sulla conservazione e catalogazione di beni e reperti collegati all’archeologia;
• La valorizzazione del patrimonio archeologico e artistico dell’Ennese e Siciliano e promuoverne la conoscenza.
– con nota prot. N. 196 del 12.11.2008 il commissario pro-tempore del consorzio “Ente Biennale di Archeologia” comunica che lo stesso è stato sciolto e posto in liquidazione in conformità alle decisioni assunte dall’assemblea consortile di cui il comune di Enna fa parte;
– il 22/05/2007 lo scrivente presentò una mozione votata all’unanimità dal consiglio comunale, con delibera n. 26 del 6/6/2007 con la quale si impegnava il Signor Sindaco ad intervenire presso il competente assessorato regionale ai BB.CC.AA. affinché venisse assicurata l’apertura del museo e potenziato l’organico al fine di garantire l’apertura anche nei giorni festivi;
– ad oggi non ci sono stati risvolti positivi sulla problematica, anzi assistiamo inermi da più di un anno alla chiusura del museo archeologico per adeguamento degli impianti e di molti siti e monumenti locali, nonché alla chiusura della Biennale di archeologia e dell’azienda Autonoma per il Turismo e di molte altre strutture che avrebbero dovuto promuovere la cultura storico artistica del nostro territorio per uno sviluppo turistico ed economico
Tutto ciò premesso si impegna :
il Signor Sindaco in sinergia con la soprintendenza ai BB.CC.AA. della provincia di Enna, a sollecitare l’assessorato regionale ai BB.CC.AA. per:
1) la riapertura del museo archeologico Varisano;
2) la richiesta di un finanziamento al fine di restaurare i reperti archeologici presenti nei magazzini e garantirne l’allestimento degli stessi all’interno del museo;
3) creare una rete tra i principali musei e siti archeologici della provincia, a partire dal futuro sito museografico della Venere di Morgantina, inserendo fra questi il museo Varisano e le emergenze monumentali della nostra città al fine di non estraniare la nostra città da questo momento di “risveglio culturale”.