FISCO: ELIO GALVAGNO (PD): BERLUSCONI ADOTTI STRUMENTO DELLA TRACCIABILITA’ DEI PAGAMENTI

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“Le proposte avanzate dalla Cisl per la lotta all’evasione fiscale e per l’equità sono condivise dal Partito Democratico. In un momento di crisi per il Paese è necessario reperire risorse per lo sviluppo e la spesa sociale facendo leva sulla fedeltà fiscale e per questo è opportuno che il Governo Berlusconi adotti lo strumento della tracciabilità dei pagamenti”. Così Elio Galvagno, deputato regionale del Pd, all‘indomani dell‘iniziativa promossa dalla Cisl per un nuovo Patto fiscale. “E’ necessario – continua Galvagno -contrastare con fermezza il fenomeno dell’evasione fiscale, favorito da una politica che potremmo definire della “pacca sulla spalla” dell’evasore. Ciò può avvenire attraverso meccanismi

  che consentano davvero emersione e tracciabilità, con l’obiettivo di recuperare quei 100 miliardi che ogni anno l’evasione toglie alla scuola, alla ricerca, al futuro”. L’ISTAT ci dice che 14 milioni di lavoratori guadagnano meno di 1.300 euro al mese; che oltre il 15% delle famiglie fatica ad arrivare a fine mese, che il 28% non può fare fronte ad una spesa imprevista, il 10% è in ritardo per il pagamento di bollette, il 4% non ha soldi per spese alimentari, il 10% per spese mediche, il 16% per l’abbigliamento. Nel secondo trimestre 2009 il reddito lordo disponibile delle famiglie e’ diminuito dell’1% in valori correnti rispetto al trimestre precedente, che tradotto in valori assoluti significa che le famiglie italiane. nel giro di tre mesi, si trovano con 11 miliardi di euro in meno in tasca.
“Se guardiamo al Sud, e alla Sicilia in particolare, queste percentuali raddoppiano. Siamo di fronte all’abbandono di ogni politica sul divario e a una indiscriminata rapina delle risorse destinate al Mezzogiorno. E tutto questo mentre il Governo regionale è paralizzato da giochi di potere, rinchiuso nelle dinamiche tutte interne di una crisi, che ormai ha assunto contorni kafkiani, e che sta già producendo effetti micidiali sulla Sicilia: agricoltori, artigiani, precari, forestali e tante altre categorie aspettano risposte che non arrivano, e mentre i siciliani sono sommersi dai problemi reali, la politica, a Roma come a Palermo, si occupa d’altro.
Anche nella prossima Finanziaria – dice il deputato del Pd – non ci saranno tagli alle imposte, né il taglio dell’Irap o dell’Irpef così come la cedolare secca sugli affitti, tanto che Famiglia Cristiana denunciava che per la famiglia, i figli, gli anziani e i disabili nella finanziaria non è previsto un euro, e quel poco che c’era è stato cancellato.
 Il Paese e la Sicilia hanno bisogno invece di uno scatto in avanti, avviando con coraggio politiche che tengano insieme la lotta alle povertà vecchie e nuove, la creazione di opportunità per le imprese, la crescita e la più equa distribuzione della ricchezza, facendo pagare tutti piuttosto che aumentare le tariffe a carico dei cittadini onesti. Si tratta in sostanza – conclude Elio Galvagno – di tradurre in pratica lo slogan ancora attuale “Pagare tutti, per pagare meno”, prevedendo un sistema di sgravi per le categorie più svantaggiate”.