ASSOSTAMPA ENNA: APPELLO ALL’UNITA’ E ALLA COESIONE DI TUTTI I GIORNALISTI DELLA PROVINCIA

“L’Associazione siciliana della stampa è a fianco di tutti quei colleghi giornalisti che combattono in prima linea la dura battaglia per garantire il diritto all’informazione”. Lo ha dichiarato il segretario provinciale del sindacato unitario dei giornalisti, Ivan Scinardo in apertura dell’assemblea provinciale  che si è tenuta  nella sala stampa dell’autodromo di Pergusa lunedì 30 novembre. Per manifestare  tutta la vicinanza e partecipazione alle vicende, che da qualche mese a questa parte stanno interessando alcuni giornalisti della provincia, sono arrivati a Enna anche il segretario nazionale aggiunto della Federazione della stampa Gigi Ronsisvalle e il segretario regionale dell’Assostampa Alberto Cicero.

  “La decisione del giudice del tribunale di Enna, Cozzolino di rinviare a giudizio i colleghi Josè Trovato e Giulia Martorana, rispettivamente dei  quotidiani Giornale di Sicilia e La Sicilia, per non avere rivelato una fonte di informazione, ha lasciato tutti basiti, ha dichiarato Scinardo; non possiamo  farci mettere sotto assedio solo perché  ogni giorno combattiamo la difficile battaglia per la ricerca della verità. Lo stato, le istituzioni devono stare al nostro fianco, anzi metterci a riparo da minacce, come nel caso del corrispondente  de “La Sicilia” di Barrafranca,  Renato Pinnisi, insultato e ingiuriato con manifesti pubblici, vittima anche di azioni criminali passate, per le quali vi sono indagini giudiziarie in corso”. Non solo le istituzioni ma soprattutto i giornalisti tutti devono fare la loro parte, è per questo che l’Associazione della stampa lancia un appello a tutti gli organi di informazione  e a chi vi scrive a raccontare fatti e episodi che minano in qualche modo la libertà di stampa affinché si crei la giusta “scorta mediatica” a protezione della libertà e della autonomia.  Non è soltanto la cronaca a impensierire ma anche le illogiche prese di posizione di alcuni Enti pubblici sempre più intenzionati a non applicare il contratto di lavoro giornalistico e di rimandare la contrattazione ai sindacati che con il giornalismo non hanno nulla a che fare. L’esempio più eclatante è quello dell’ufficio Stampa della Provincia, dove  dopo un anno di trattative e mediazioni inutili, non sono stati riconosciuti i ruoli e i diritti contrattuali delle colleghe giornaliste. Confidiamo nella magistratura ennese che sicuramente valuterà sentenze (vedi Tribunale di Messina), leggi e disposizioni anche della Regione siciliana in favore della categoria dei giornalisti affinché si concluda questa tormentata vicenda, unica in Sicilia. Sul fronte regionale un incontro urgente è stato concesso oggi ai vertici dell’Assostampa, dall’assessore regionale agli enti locali Caterina Chinnici per cercare di definire la vicenda degli uffici stampa. L’assemblea è stata convocata fra una ventina di giorni ma da oggi vengono chiamati tutti i colleghi a una mobilitazione generale fino al 15 marzo prossimo; l’assostampa ennese intende andare avanti a oltranza in questa vera “vertenza” sul diritto della libertà di informazione. Presto sarà avviato un calendario di incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche dell’informazione e far conoscere in quali condizioni sono costretti ad operare sul territorio i giovani collaboratori dei quotidiani. “Il 15 marzo, giorno dell’udienza dei colleghi Trovato e Martorana, conclude Scinardo,  viene considerato da noi  come una sorta di celebrazione del “funerale” della professione giornalistica di “frontiera” .