PROVINCIA REGIONALE DI ENNA: IL CONSIGLIERE LUPO PRESENTA MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE MONACO ED INVITA MAGGIORANZA ED OPPOSIZIONE A SOTTOSCRIVERLA

I sottoscritti consiglieri provinciali ESPONGONO: Premesso che l’azione politica dell’attuale amministrazione non trova il sostegno di tutta la maggioranza uscita vittoriosa dalle elezioni del 2008; che alcuni consiglieri eletti nella maggioranza hanno espressamente dichiarato il loro “disimpegno dalla Giunta Monaco e dalla maggioranza che la sostiene” (consigliere Sutera, dichiarazione del 03/11/2009), “liberi di esercitare il proprio ruolo consiliare senza alcun vincolo di qualsivoglia natura” (consigliere Faraci, dichiarazione del 31/10/2009) ed altri hanno affermato di non riconoscersi nell’attuale amministrazione, come, ad esempio, il conigliere Granata, che ha più volte dichiarato di “non riconosco(ere) i due assessori

 che sono dell’UDC come appartenenza, ma non indicati dal partito” (dichiarazione del 26/11/2009) o il consigliere Malfitano che, sin dall’inizio, ha assunto una posizione di netto contrasto con l’attuale amministrazione; che tale situazione determina, di fatto, una grave frattura tra “rappresentanza” della Provincia e “rappresentatività” della stessa;
che lo stesso presidente Monaco ha dichiarato, in una lettera aperta agli operatori della stampa, di aver “preso atto…con dispiacere ma con altrettanto onestà intellettuale…dello sfaldamento che caratterizza…la coalizione di centrodestra” (dichiarazione del 14/09/2009) ma non ha rassegnato le dimissioni, come avrebbe dovuto, con altrettanto “dispiacere ed onestà intellettuale”;
che i consiglieri dissidenti non voteranno le variazioni di bilancio, così come presentate dall’Amministrazione;
che il Movimento per l’Automomia (MPA), che già lo scorso anno manifestava “grande disagio e grande preoccupazione rispetto all’azione di Governo, portata avanti dal presidente Pippo Monaco” la cui “azione  appare(iva) fragile e sempre più separata dalla coalizione politica che lo ha eletto e sostenuto” e riteneva, già allora, “indispensabile una verifica politica… per affrontare con forza il futuro del Governo e della coalizione”  (dichiarazione del 03/12/2008), torna, oggi, a richiedere “una verifica politica necessaria per poter proseguire nella collaborazione” (dichiarazione del 21/11/2009); che altri consiglieri di maggioranza hanno dichiarato che non intendono votare le suddette variazioni di bilancio “se prima non ci saranno i chiarimenti politici necessari” (consigliere Catania, dichiarazione del 21/11/2009) e “l’accordo tra tutti i partiti di centrodestra” (consigliere Comito, dichiarazione del  21/11/2009);
che il presidente Monaco non ha alcuna intenzione di superare la fase di stallo e di ricucire i rapporti con l’intera maggioranza, e con i dissidenti in particolare, che agiscono, a suo dire, “senza motivazioni serie, concrete, ma semplicemente per ostruzionismo”, mentre lui non può permettersi di “sprecare tempo ed energie in banali beghe di bottega” (dichiarazione del 14/09/2009);
che altri consiglieri di maggioranza avevano già una volta manifestato “totale dissenso verso l’azione politico- amministrativa della Provincia Regionale di Enna, la quale, non ha prodotto quanto proclamato in campagna elettorale e cioè… la svolta e il cambiamento”, sostenendo, testualmente, in maniera perentoria: “se la politica del centro destra recita questo Credo ed è quella portatrice di litigiosità infinita dovuta a qualche poltrona in più o in meno, NOI NON CI STIAMO!” (consiglieri Abbate e Nicastro, dichiarazione del 28/02/2009); e, ancora, il consigliere Colianni, con riferimento proprio alla seconda giunta Monaco, ha dichiarato che “la definizione della crisi alla Provincia Regionale di Enna è apparente, non è ancora finita…Monaco è confuso, una volta la pensa in un modo e poi invece decide in maniera opposta…in merito a preparazione politica ha delle lacune e lascia molto a desiderare” (dichiarazione del 08/08/2009);
che, come dichiarato dal capogruppo del Partito Democratico “è  giunto per Monaco il momento della verità, ponendo fine a questo stillicidio politico ed amministrativo che quotidianamente logora non solo l’immagine del Presidente, ma anche quella dell’istituzione dallo stesso rappresentata” perché “una tale situazione non la merita la Provincia nel suo insieme e…neppure gli elettori che in buona fede hanno votato Monaco” (consigliere Alloro, dichiarazione del 23/11/2009);
che, nonostante i numerosi inviti a rassegnare le dimissioni “per evitare l’aggravarsi della nostra situazione socio economica, e tenere la nostra provincia sulla graticola” (consigliere Miroddi, dichiarazione del 17/09/2009), il presidente Monaco, anziché “restituire la parola agli elettori” (consigliere Buscemi, dichiarazione del 26/11/2009), continua imperterrito ad occupare la sua poltrona.
Considerato
che l’azione amministrativa della Giunta Monaco non risponde più alla volontà della maggioranza degli elettori della Provincia, che sono rappresentati dai singoli consiglieri provinciali;
 che il presidente Monaco non gode, di fatto, della fiducia del consiglio provinciale;
 che la Provincia di Enna ha urgente necessità di avere una Amministrazione forte, sostenuta da una maggioranza certa e stabile, che sappia affrontare e risolvere i numerosi e gravi problemi che attanagliano il nostro territorio;
che la giunta Monaco non è più in grado di rispondere alle necessità dell’intera Provincia.
Per quanto sopra premesso e considerato, con il presente atto si chiede al presidente del Consiglio Provinciale, ai sensi dell’art. 32/BIS dello Statuto, di convocare il consiglio nei tempi e modi previsti dalla legge, affinché, in quella sede, per le motivazioni sopra rassegnate, si deliberi, previo dibattito, la
SFIDUCIA
al presidente della Provincia Regionale di Enna.

 

Intervento in consiglio provinciale del 30/11/2009 da parte del consigliere Salvatore Lupo

Intervengo prima che si apre il dibattito e vi anticipo che non voterò gli emendamenti e le variazioni di bilancio Vi spiego anche il perché. Per le stesse ragioni per le quali il consigliere Buscemi accusa oggi la maggioranza di “non avere una condivisione di intendi e una strategia politica condivisa” (dichiarazione del 26/11/2009) e per le stesse ragioni per cui, oggi, alcuni consiglieri, eletti nell’ambito della maggioranza, manifestano dissenso nei confronti della stessa e del presidente Monaco.

Per quanto riguarda il primo aspetto, potrei prendere in prestito le parole del consigliere Buscemi e dire che “manca nel centro(sinistra) una strategia politica condivisa …una condivisione di intendi”.
Oggi si cerca l’unità del centro sinistra per avere un risultato politico forse importante, ma lo sapete tutti, meglio di me, che è un fatto assolutamente contingente, perché questa pseudo maggioranza di opposizione non è destinata a durare più di tanto. Infatti, la metterò alla prova da qui a qualche minuto

Dicevo si cerca l’unità del centro sinistra, ma, chiedo al consigliere Buscemi e a tutto il PD: con quale centro sinistra il consigliere Buscemi e il Pd ha avuto una “condivisione di intendi” e una “strategia politica” quando si doveva scegliere il vicepresidente del consiglio; l’appartenenza alle commissioni permanenti; il revisore dei conti; il rappresentante dell’opposizione all’URPS; il membro del consiglio di amministrazione delle partecipate (Sicilia Ambiente…) del CEU……e via di seguito …: dov’era in tutti questi casi la “strategia politica” e la “condivisione di intendi”?

(l’altro giorno un consigliere si è lasciata sfuggire una frase che la dice lunga su strategia e condivisione. In sostanza diceva: perché coinvolgere quei consiglieri che, in ogni caso votano come vuoi tu”?
Quindi, il fatto di non partecipare al voto, sotto questo primo aspetto, converrete con me, consiglieri Sutera, Malfitano, Faraci e Granata, ha la stessa identica valenza politica del vostro dissenso nei confronti dell’attuale amministrazione.

Per quanto riguarda il secondo aspetto
voglio precisare che il mio voto non può essere strumentalizzato, non può essere un’arma di “ricatto politico” in mano di altri: il mio voto è libero. Lo è sempre stato, lo è oggi in modo particolare e lo sarà sempre.

Per questi motivi, vado oltre al fatto contingente, al fatto odierno. E lo faccio presentando un atto di sfiducia al presidente della Provincia, ai sensi dell’art. 32/BIS dello Statuto. Atto che deve essere motivato e sottoscritto dai 2/5 del consiglio provinciale.
Vi chiedo, quindi, di essere coerenti con le vostre azioni, di andare fino in fondo e di giocare la vostra partita a carte scoperte, assumendo comportamenti trasparenti nei confronti degli elettori.
Vi chiedo di sottoscrivere pubblicamente quest’atto e di impegnarvi a votarlo.
Quanto meno, si svolgerà un dibattito sulla crisi e sulle incapacità di questa amministrazione di governare degnamente il nostro territorio.
Credo che sia necessario fare questo dibattito: formalizzare la crisi. Credo che convenga sia alla maggioranza che all’opposizione: sopratutto per un dovere di lealtà, chiarezza e rispetto dei nostri elettori.

Le motivazioni non sono ideologiche: non si chiede di sfiduciare il presidente  Monaco perché non è di sinistra. Le ragioni, le motivazioni a sostegno del presente atto sono di fatto, sono quelle stesse che voi consiglieri di questa provincia andate declamando quotidianamente nei media. Sono quelle stesse ragioni che, oggi, inducono i cd. dissidenti a non appoggiare questa amministrazione.
Quindi, paradossalmente sono io a presentare questo atto, ma è una presentazione formale, perché  sostanzialmente sono io ad aderire a quelle che sono le vostre ragioni.
Allora, e qui mettiamo alla prova la serietà e la coerenza di chi oggi vota contro l’amministrazione Monaco, vediamo quanto grande è la frattura tra voi e l’attuale amministrazione.
Sono contro questa amministrazione, ma non partecipo al voto sulle variazioni di bilancio, per le ragioni che ho detto: perché il mio voto è libero e perché chiedo al tutto il centro sinistra di “condividere strategicamente” il percorso  politico dell’intera opposizione in ogni circostanza, non solo al momento di votare.