PROVINCIA ENNA: L’ON EDOARDO LEANZA INVITA IL SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO A RIFLETTERE SU ATTEGGIAMENTO CONSIGLIERI PROVINCIALI “RIBELLI”

Leggo sulla stampa l’autorevole intervento del segretario provinciale del P.D., Avv. Giuseppe ARENA, e sento il dovere di ringraziarlo per avere espresso un giudizio sobrio, equilibrato e di alto profilo su un evento che egli stesso non esita a definire “clamoroso e politicamente grave”: la bocciatura delle variazioni di bilancio avvenuta la sera del 1° dicembre 2009, per opera del partito che egli rappresenta e di quattro consiglieri provinciali di Centrodestra, che i giornali definiscono “ribelli”. Allo stesso tempo, però, chiedo all’Avv. ARENA di farmi capire il perché tale evento venga da lui considerato il fallimento del GOVERNO provinciale e del CENTRODESTRA. Se la proposta di variazione, elaborata dal GOVERNO,

 fosse stata bocciata perchè conteneva atti che andavano contro gli interessi della collettività, si potrebbe parlare di fallimento e sarei stato il primo a complimentarmi con quei consiglieri provinciali che hanno bocciato la variazione di bilancio. Ma visto che, a detta di tutti, la variazione conteneva una serie di interventi finanziari a favore dei Comuni, delle imprese produttive, delle scuole provinciali, delle associazioni culturali e sportive, garanzie per la spesa sociale a favore delle categorie svantaggiate, spese per pronti interventi e prevedeva inoltre l’istituzione di un apposito capitolo relativo al trasferimento, da parte dello Stato, di € 13.680.000,00 per la viabilità provinciale, consentendo l’avvio delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori, sono costretto a rimandare ad altra data il piacere di complimentarmi con loro.
Se la coalizione di Centrodestra non si fosse impegnata a porre un argine al dilagante malcostume di singoli consiglieri che mirano, di volta in volta, ad alzare il loro prezzo o, peggio, a meditare vendette personali, allora sì, anche in questo caso, si potrebbe parlare di fallimento politico.
In merito, poi, alle motivazioni per le quali si è consumato questo grave danno per i cittadini ennesi, devo costatare con estrema amarezza, che ho fallito personalmente nel non essere riuscito a convincere i consiglieri GRANATA (UDC), SUTERA (AD) e FARACI (LA DESTRA) e MALFITANO (GRUPPO SIICLIA) a rispettare quelle poche regole che ci eravamo date quando elaboravamo  il programma elettorale e l’accordo politico, che sono stati poi sottoposti agli elettori e da essi approvati con le elezioni provinciali del giugno 2008.
Ritengo, pertanto, che sia fallito solo un tentativo di condurre l’attività politica con rigore, in osservanza delle regole e rispettando la volontà popolare. A questo metodo io ero, e resto, legato e continuerò ad operare sullo stesso solco.
Colgo l‘occasione per ringraziarTi per lo stile che mostri in questo difficile momento che la politica sta attraversando a tutti i livelli, ma Ti prego di approfondire le tue riflessioni e di considerare meglio se sia veramente il caso di liquidare come fallito un Governo provinciale che sta, suo malgrado, faticando sotto il peso dei tanti problemi ereditati, rispetto ai quali Ti chiedo se il tuo partito possa considerarsi estraneo.
Mi auguro che qualcuno, meglio di me, sappia convincere quei consiglieri a rivedere le loro posizioni, riconducendoli al rispetto degli impegni assunti con gli elettori, nella distinzione dei ruoli che ciascuno svolge, senza svendere un patrimonio di valori che appartiene all’intera Politica ed alle Istituzioni. Se così non fosse, dovrò prendere le distanze da chi intende ricomporre sterili maggioranze numeriche, calpestando la dignità delle persone e disattendendo il voto popolare.