Bandi che liberano risorse per sostenere e incentivare la ripresa delle piccole e medie imprese artigianali fortemente colpite dalla crisi finanziaria in atto e che incentivano l’imprenditoria femminile e giovanile. “Sono finanziamenti –dice il presidente provinciale Signorello Mario Cascio- che se utilizzati bene potrebbero cambiare il volto della Sicilia e in particolare quella della nostra provincia, se saremo capaci di intercettarne il più possibile”. Sono interventi di credito agevolato che vanno dal 5 mila a 50 mila euro e da 50.001 a 2 milioni di euro riservati alle piccole e medi imprese dove il 50% è a fondo perduto. Inoltre, è positivo il segnale che giunge dalla terza Commissione attività produttive dell’Ars
che ha approvato il nuovo regolamento che prevede agevolazioni di finanziamenti riservati agli artigiani tramite Artigiancassa con il contributo del 15% a fondo perduto”. Presidente, in questo quadro assume un ruolo fondamentale quindi l’informazione. “Direi che è essenziale non solo l’informazione, ma anche la formazione. A questo proposito, i nostri tecnici provinciali, collaborati dai tecnici regionali, stanno organizzando degli incontri per ogni comune con gli artigiani per spiegare le modalità e come partecipare attraverso i progetti ai bandi. I finanziamenti comunitari sono uno strumento, una opportunità di sviluppo che possono dare una svolta alla nostra provincia. Una provincia in cui i numeri dicono che non riesce a tenere il passo e, quindi, continua a perdere abitanti. Una provincia in piena depressione, basti pensare che dal 2008 a luglio di quest’anno è passata da 173.723 abitanti a 173.094. Quindi, si comprende che se non si mettono in atto azioni che incentivano lo sviluppo delle piccole e medie imprese il rischio è che la provincia di Enna scompaia”. Quali sono le azioni che Confartigianato sta mettendo in campo? “Sono diverse. Ad esempio stiamo portando avanti progetti come “Hotel paese”, Walk Experience, un progetto per inserire giovani all’interno delle imprese, inoltre corsi di formazione per creare una rete specializzata di competenze affinché il sistema produttivo della nostra provincia non si trovi senza risposte di fronte a nuovi possibili ulteriori cambi di scenari. In questo contesto Confartigianato è a fianco degli imprenditori assicurando impegno ed efficienza. Anche se la complessità di questo periodo richiede il contributo di tutte le parti istituzionali, sociali, imprenditoriali ed economiche”. Cosa chiedete in particolare alle istituzioni? Che ci sia una diffusa presa di coscienza di quanto siano importanti i tre settori fondamentali della nostra provincia: artigianato, turismo e agricoltura. E su questi tre settori che chiediamo che vengano effettuati dei monitoraggi, per capire qual’ è il loro Pil e quali sono i punti di forza e di debolezza. Una strategia questa che potrebbe rivelarsi vincente”.
Pietro Lisacchi