PROVINCIA ENNA: CONSIGLIERE MALFITANO. “QUANTE SCUOLE SONO STATE COSTRUITE CON CALCESTRUZZO DECLASSATO, IN PROVINCIA DI ENNA?”

La problematica sulla sicurezza degli edifici scolastici sembra essere, finalmente, sempre più sentita! Pare, infatti, confermato l’appuntamento di giorno 10 dicembre quando, alla presenza di Sua Eccellenza, il Prefetto di Enna, si riuniranno i massimi Responsabili regionali e provinciali, in materia di sicurezza, riguardo alle strutture scolastiche provinciali. Auspico vivamente che a tale incontro partecipi anche il Direttore Generale dell’Asp 4 di Enna, dott. Nicola Baldari, visto, a mio modesto avviso, che, il concetto di “sicurezza”, deve essere inteso non soltanto in ambito strettamente strutturale ma, anche, sotto l’altrettanto importante profilo igienico-sanitario.

Spero che questo appuntamento non si trasformi nella solita “passerella” di circostanza ma, piuttosto, possa realmente rappresentare una “pietra miliare”, destinata a segnare una svolta, nel modo di concepire il rapporto tra la popolazione studentesca e lo spazio occupato all’interno di strutture che devono assolvere a criteri di legge sotto l’aspetto della sicurezza,  della vivibilità, delle condizioni igienico-sanitarie; il tutto  inquadrato sotto l’ottica dell’innovazione e  della ricerca scientifica.
Oggi, invece, il quadro della situazione delle scuole della nostra provincia, è tutt’altro che rassicurante!
In un contesto in cui l’attenzione particolare, che doveva essere mostrata a tutti i livelli, dai Dirigenti scolastici ai Dirigenti degli Uffici Tecnici, ai Sindaci e al Presidente della Provincia, verso l’edilizia scolastica dei nostri Istituti provinciali, è stata, viceversa, da anni, quasi del tutto “svenduta” per quell’”infantile” paura di essere costretti, probabilmente, a chiudere, per motivi contingenti, parecchie delle scuole del territorio provinciale, con la conseguenza di enormi disagi per lo svolgimento della stessa didattica; tutto ciò ha condotto le nostre scuole verso uno stato di quasi completo “abbandono”, alcune  persino al tragico destino di “morte”- fra tutte spicca la triste situazione in cui versa l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Alessandro Volta” di Nicosia – !
Ed è per questo che non posso esimermi dal riferire in merito alla situazione di due istituti scolastici provinciali e precisamente il Tecnico Industriale “Ettore Majorana” di Piazza Armerina e il Tecnico Commerciale e per Geometri “Duca D’Aosta” di Enna.
 Entrambi sono stati costruiti a “cavallo” tra gli anni settanta e gli anni ottanta.
Per quanto riguarda il primo Istituto piazzese, dopo circa poco più di un ventennio dalla sua costruzione, si è provveduto ad una parziale chiusura dell’edificio a causa di importanti cedimenti strutturali per la presenza di calcestruzzo declassato (come da relazione conclusiva del Prof. Ing. Antonino D’Aveni, membro della commissione d’indagine tecnico-amministrativa, costituita all’uopo, nel 2004, dall’allora Presidente della Provincia, prof. Cataldo Salerno). Oggi, lo stesso edificio, è oggetto di interventi di consolidamento strutturale.
In merito al secondo istituto ennese succitato, la relazione dell’Ente Provincia Regionale di Enna, aggiornata al 19.10.2009, evidenzia il continuo verificarsi di vistose infiltrazioni di acqua piovana nei solai piani di copertura per cui necessita approntare un progetto radicale di realizzazione di copertura avente un costo non facilmente quantificabile. Altresì, si evidenzia, alla base dei pilastri, il verificarsi di evidenti corrosioni dei ferri di armatura.
Notizie ufficiose, tutte da verificare, mi riferiscono di numerose lesioni, all’ultimo piano della struttura che, dal tetto, raggiungono la parete, sino al pavimento. Su queste lesioni, pare che, tecnici della Provincia, in passato, abbiano apposto dei vetrini per verificare gli eventuali assestamenti strutturali. Ebbene, dalle stesse notizie, mi risulta che i vetrini sono andati completamente distrutti!!!
A tal fine mi chiedo: “Saranno sufficienti i lavori, attualmente in atto, a rendere definitivamente sicuro, sotto l’aspetto strutturale, l’Istituto piazzese?”
A questo punto, se le notizie ufficiose riguardo all’Istituto ennese risultano fondate, altresì mi chiedo: ”Si può parlare, anche per l’Istituto “Duca D’Aosta” di Enna, di calcestruzzo declassato?”
“E, se così fosse, questi due istituti, sarebbero gli unici, nell’intero territorio provinciale, ad essere stati costruiti con calcestruzzo declassato, oppure ve ne sono altri?”
Solo urgenti e specifiche indagini tecniche, quali ad esempio i carotaggi del calcestruzzo delle strutture (da effettuarsi, in ogni caso, per legge, entro la fine del dicembre 2010), possono fornire una risposta ai quesiti sopra esposti!
Al vaglio delle Autorità preposte, affido, intanto, il frutto di queste mie personali considerazioni!

Consigliere Provinciale
Dott. Sergio Malfitano