PALERMO – In 18 articoli il testo del disegno di legge che riforma i consorzi Asi della Sicilia. Il testo è stato predisposto dall’assessore all’Industria, Marco Venturi, ed è stato trasmesso ufficialmente alla Giunta di Governo che dovrà esprimersi prima di inoltrarlo all’Assemblea Regionale Siciliana. Contenimento dei costi, una gestione più snella, tagli dei compensi e delle cariche direttive, accorpamento in 4 macroaree. Sono questi i principi su cui si basa il nuovo testo. “Il primo articolo – spiega l’assessore all’Industria, Marco Venturi – prevede l’accorpamento dei consorzi esistenti in quattro macro consorzi di dimensione sovra provinciale: le province di Palermo e Trapani; province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna;
le province di Siracusa e Ragusa; le province di Catania e Messina. Ciò garantirà una migliore gestione ed iniziative industriali da attivare, offrendo un unico interlocutore qualificato per ognuna della quattro macroaree”. La partecipazione, secondo la nuova legge, è stata ridotta ai soli Enti locali che ricadono nel comprensorio del relativo consorzio.
Il terzo articolo del testo introduce significative modifiche per la composizione del consiglio generale del Consorzio, prevedendo la riduzione da 3 a 1 dei rappresentanti degli enti consorziati, mentre scende da 3 a 2 il numero dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed artigiane. Modificate anche le modalità di composizione e nomina del consiglio generale: sarà nominato con decreto dell’assessore regionale all’Industria e il presidente del consorzio è previsto che venga eletto tra i rappresentanti delle associazioni degli industriali.
Il quinto articolo prevede una revisione della composizione del comitato direttivo, organo esecutivo del consorzio. E’ stato fissato in 5 il numero massimo dei componenti: presidente, 2 rappresentanti degli industriali, un rappresentante della Regione e 1 eletto dal Consiglio generale.
Per garantire celerità nella costituzione e formazione del collegio dei revisori la nuova legge prevede un termine per l’indicazione del componente del Collegio da parte dell’assessorato al Bilancio.
“Nell’ottica di provvedere ad un ulteriore snellimento dell’attività amministrativa e di gestione – spiega l’assessore – abbiamo eliminato l’obbligo di inoltrare tutte le deliberazioni adottate dagli organi consortili all’organo tutorio, cioè all’assessorato all’Industria, che manterrà una funzione di controllo solo per quei provvedimenti maggiormente impegnativi e significativi come lo statuto, i regolamenti, i programmi triennali delle opere e degli interventi, il bilancio preventivo e consuntivo”.
Una apposita norma, l’articolo 10, è stata dedicata ad un significativa revisione del sistema dei compensi previsti per i componenti degli organi consortili.
““Il presidente del consorzio – prosegue Venturi – non potrà percepire più del 50 per cento del compenso massimo spettante al presidente della Provincia Regionale che percepisce l’indennità minore tra quelli nelle cui province ricade il consorzio. Mentre, con riferimento a tutti gli altri componenti degli organi del consorzio, non potranno superare il 50 per cento del compenso massimo previsto per il consigliere provinciale che percepisce l’indennità minore tra quelli nelle cui province ricade il consorzio”.
La nuova legge inoltre conferisce (articolo 12) la qualifica di autorità espropriante direttamente al consorzio e non più all’assessorato all’Industria. Il consorzio in più diventerà titolare delle funzioni del cosiddetto “sportello Unico” (articolo 13): potrà così coordinare la conferenza di servizi necessaria per l’acquisizione dei necessari pareri, nulla osta, autorizzazioni e concessioni e successivamente rilasciare l’autorizzazione unica per l’attivazione di nuove iniziative industriali.
“L’operatore economico interessato ad investire – dice Venturi – avrà dunque un solo interlocutore per la realizzazione della propria iniziativa imprenditoriale, cioè il consorzio Asi. Ciò comporterà un significativo snellimento delle procedure amministrative. Nell’ambito delle competenze ci sarà anche il rilascio del titolo edilizio”.
Con il 17° articolo si dettano le norme transitorie che regoleranno il passaggio dall’attuale sistema alla nuova organizzazione. In particolare, è previsto che i consorzi nel cui comprensorio ricade il maggior numero di imprese incorporeranno gli altri consorzi secondo le macroaree individuate dall’articolo 1. Al fine di coordinare tutte le attività transitorie, l’assessore regionale all’Industria nominerà un commissario che sostituirà tutti gli organi del consorzio e che rimarrà in carica sino alla costituzione dei nuovi. Le incorporazioni dovranno concludersi entro 12 mesi mentre entro 6 mesi dalla nomina il commissario dovrà redigere una relazione del progetto di incorporazione per l’approvazione da parte della giunta di governo.
Vladimiro Pantaleone