La Commissione speciale consiliare su Pasquasia ,istituita lo scorso anno, presieduta dal consigliere Giuseppe Regalbuto, ha avuto mandato dal Consiglio provinciale di prorogare l’attività relativa all’ indagine e alla verifica circa la possibilità di riattivare il sito o bonificare tutta l’area in cui la miniera ricade. Ciò ha consentito all’assessore provinciale all’ambiente, Giuseppe Mattia,collaborato a carattere gratuito, da uno staff di esperti in materia, guidato dall’ex sindacalista del comparto Carmelo Selvaggio, di intervenire a favore della Commissione. “Condivido e sostengo pienamente il lavoro compiuto dall’organismo e svolto fino ad oggi. In particolare guardo con attenzione le ricerche
che sta effettuando la società Sviluppo Italia, incaricata di progettare la bonifica e la messa in sicurezza del sito.” Mattia intende così aprire un dialogo con la commissione e promette “ Mi impegno a coinvolgere gli amministratori provinciali di Caltanissetta e Agrigento, al fine creare un raccordo e suscitare quel giusto interesse politico che Pasquasia, ma anche i siti minerari limitrofi, meritano. Inoltre-continua l’assessore-ritengo opportuno che la Commissione speciale possa avviare una campagna di studio e di informazione rivolta ai cittadini sui potenziali inquinanti all’interno della miniera, con il pieno coinvolgimento dello staff della Polizia provinciale.” Il piano approntato dall’assessore interessa anche l’esame del magnesio metallico di cui la miniera è ricca, materiale presente nel sito nella misura del 18 %, utilizzato,tra l’altro, nei sistemi aero spaziali, grazie alla sua flessibilità. “ Ai progetti in cantiere andranno ad affiancarsi,inoltre,incontri tecnici con i vertici degli assessorati regionali alla Sanità all’ Industria e all’Ambiente, nell’ambito di una serie di appuntamenti a breve termine. L’assessore commenta positivamente i lavori della Commissione “ E’ un dato altamente positivo il fatto che il Consiglio provinciale abbia approvato ad unanimità la proroga dell’organismo .Questo è un segno evidente che il lavoro sin qui svolto è stato proficuo e di grande interesse. L’unità d’ intenti della politica ha dimostrato di volere gettare le basi concrete per la bonifica del sito,senza incorrere piu’ in situazioni assai spiacevoli, come il mancato finanziamento del Cipe,la commissione interministeriale di programmazione economica, della somma pari a 180 milioni delle vecchie lire, stanziata a favore di Pasquasia, qualora il sito fosse stato in attività. “E invece la miniera arrestò i sui macchinari nel luglio del ‘ 92, determinando il blocco di un processo produttivo che vedeva l’estrazione di circa 22 mila tonnellate di solfato potassico a fronte della produzione totale siciliana che copriva il 40 % del fabbisogno regionale. Nella seconda metà degli anni ’80,difatti, il Governo nazionale giudicò il comparto minerario come settore strategico di rilevanza nazionale. “E’ ovvio-conclude Mattia-che la miniera riattivata darebbe vita ad un’economia stabile e ad un costante sviluppo non solo per il territorio ennese, ma anche per l’intera regione siciliana. Ritengo che questa Amministrazione, presieduta dal presidente Monaco, attraverso questa Commissione, possa avere un ruolo di punta per mettere in atto tutte quelle iniziative necessarie a diffondere all’opinione pubblica serenità e certezza.”