L’esecutivo provinciale Sanità della Fp Cgil di Enna ha avviato una serie di riflessioni sull’attività svolta dalla neonata Azienda Sanitaria Provinciale dopo 100 giorni dall’insediamento. L’azione amministrativa posta in essere dal Direttore Generale si è da subito contraddistinta per l’ermetismo ed una vocazione autocratica che hanno prodotto, una serie di atti il cui fine configura solamente tagli e riduzione dei servizi della sanità della Provincia di Enna. Nessun atto, nessuna proposta, ad oggi, ha prodotto nuove prospettive e nuovi sviluppi per la sanità del nostro territorio. A tal riguardo si segnala quanto concepito dal Dr. Baldari (nella foto accanto) e dal suo entourage nel periodo di riferimento : • Chiusura pomeridiana della sala operatoria
dell’ Umberto I di Enna con conseguente aumento delle liste di attesa e crescenti disagi anche per l’utenza ricoverata;
• Riduzione di personale all’ U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Umberto I di Enna con rischi medico-legali per il restante personale costretto ad operare in condizioni di stress psico-fisico
• Riduzione posti letto Cardiologia e Medicina all’Ospedale M. Chiello di Piazza Armerina e di conseguenza anche di posti di lavoro;
• Riduzione posti letto psichiatria al C. Basilotta di Nicosia e di conseguenza anche di posti di lavoro;
• Soppressione degli sportelli del “CUP” servizio di prenotazione e pagamento tickets in tutti i comuni della provincia, che renderà più difficoltoso l’accesso ai servizi sanitari, soprattutto per i soggetti deboli e svantaggiati, anziani, diversamente abili;
• Liste di attesa per prestazioni sanitarie, diagnostiche e radiologiche sempre più lunghe che rischiano di portare iall’esasperazione i cittadini utenti.
• Licenziamento di 36 lavoratori in servizio all’ASP da oltre sette anni per mancato rinnovo della convenzione del servizio CUP, nella nostra provincia equivale alla chiusura di una fabbrica;
• Tagli nella dotazione organica della ASP di oltre 400 posti di lavoro;
• Aumento della mobilità sanitaria, cioè del numero di pazienti che «fuggono» in altre province o in altre regioni per farsi, situazione che comporta un grave danno erariale alle casse della Regione Sicilia, e che va quindi nella direzione opposta alla legge del cosiddetto piano di rientro economico della sanità in Sicilia.
• Tagli e Riduzioni nella sanità pubblica a vantaggio di quella privata. Tagli di posti letto all’ Umberto I di Enna, al Chiello di Piazza Armerina, Al Basilotta di Nicosia, al Branciforte di Leonforte e aumento di 103 posti di riabilitazione al Privato IRCSS Oasi di Troina, con contributi regionali e che non paga le retribuzioni ai propri dipendenti ormai da mesi; Chiusura di laboratori analisi pubblici con conseguente vantaggio per quelli privati convenzionati con costo a carico della ASP.
• Revoca di concorso pubblico bandito nel 2006 per la copertura di n. 1 posto di “assistente tecnico programmatore“ per consentire la mobilità di dipendenti ( con quale bando pubblico? con quali criteri? E la trasparenza?) provenienti da altro Ente. Il tutto senza avere sentito le OO.SS. di categoria, in spregio di tutte le norme contrattuali.
• Alla imminente scadenza delle convenzioni in corso rischio chiusura Humanitas ‘Centro gravi Leonforte’, Servizio pasti e servizi ausiliari Ospedale Umberto I, RSA Pietraperzia con conseguente licenziamento di circa 600 lavoratori
• Miglioramento Servizi, Medicina del territorio? Nessuna traccia, non pervenuta.
Tali decisioni impediscono alcuna forma di programmazione e non hanno nessuna rispondenza con le effettive esigenze sanitarie della provincia di Enna né con il futuro occupazionale della nostra provincia.
Vorremmo ricordarLe che la L.R. n. 5/2009 nel suo articolato prevede la “ programmazione interaziendale di bacino finalizzata all’ottimale integrazione delle attività sanitarie ….” pertanto la ASP di Enna potrebbe candidarsi, anche per la sua centralità, ad ospitare Unità Operative altamente specialistiche (vedi Emodinamica, Cardiochirurgia, Neurochirurgia) che renderebbero l’offerta sanitaria adeguata alla domanda che i cittadini sollecitano e attrazione per gli utenti delle vicine province.
Ma la Sua azione si è oltremodo contraddistinta anche nei confronti delle OO.SS. con la pressoché totale assenza di relazioni sindacali.
Forse negli ultimi anni ella si è distratta, a tal fine corre l’obbligo di ricordarLe che il ruolo del sindacato, riconosciuto nella Carta Costituzionale, di organizzazioni pronte alla collaborazione per sostenere il cittadino utente soprattutto nell’ambito del sistema sanità e gli interessi dei lavoratori al fine di favorire lo sviluppo e la crescita economica e sociale del territorio.
In ultimo non passa inosservato che in questo contesto di tagli, riduzioni ed soppressione di servizi sanitari, la torta delle retribuzioni del vertici non conosce crisi e riduzioni, in questo eden Direttori e Manager si tagliano abbondanti fette.
La FP CGIL di Enna intende lanciare un grido di allarme sulla sanità di Enna, ritiene sia necessario abbandonare questa gestione che rischia di portare allo sfascio la sanità della Provincia di Enna per intraprendere un percorso comune che affronti le reali necessità sanitarie della nostra provincia.
Il Segretario Generale
Fp Cgil Enna
Mimmo La Spina