E’ passato un anno e mezzo dall’elezione del consiglio provinciale e del presidente della provincia. Monaco, ricorderete bene, vinse le elezioni con la promessa di una “svolta” nelle politiche locali e in particolar modo sulle questioni dei rifiuti, dell’acqua e del lavoro. Oggi possiamo dire che quelle aspettative di cambiamento sono state tradite. In molti settori i lavoratori soffrono per la perdita di lavoro, per un aumento delle condizioni di precarietà, per mancanza di retribuzioni. Il problema dei rifiuti è rimasto in piedi e a breve esploderà nella sua gravità. E, inoltre, il presidente Monaco si è reso protagonista dell’aumento dei costi dei servizi idrici ai danni dei ceti sociali e delle attività lavorative
più deboli della provincia. Il PdCI e il PRC nel 2008 si sono presentati insieme nella lista Sinistra Unita che riuscì ad eleggere un consigliere provinciale (Salvatore Lupo).I rappresentanti dei due partiti, espressione di quella lista, hanno chiesto a Lupo di portare all’interno del consiglio provinciale le istanze dei lavoratori che si sono trovati e si trovano in situazioni di crisi, per portare le ragioni dei cittadini a partire dal rispetto delle sentenze giudiziarie sia per quanto riguarda i rifiuti che per quanto riguarda l’acqua.
Ma il consigliere Lupo ha preferito non rapportarsi con chi lo ha eletto e ha deciso di prendere decisioni ambigue e opportunistiche, frutto della sua libera iniziativa individuale. Oggi è di moda il partito delle “libertà” e cioè fare scelte senza il rispetto dell’altro, della collettività e nell’esclusivo interesse personale e particolare.
Considerato ciò, il consigliere Lupo non rappresenta la lista e i partiti che lo hanno eletto.
Sarebbe opportuno, per una questione di etica e di democrazia, che Lupo si dimettesse dal suo incarico permettendo così alla sinistra di questa provincia di avere un rappresentante che lotta dentro le istituzioni per i lavoratori, per i cittadini e per costruire, realmente, le condizioni per le dimissioni del presidente Monaco.