Le dichiarazioni a mezzo stampa della Dirigente scolastica, Prof.ssa Lucia Giunta, apparse in questi ultimi giorni, confermano sempre più il principio che di sicurezza degli edifici scolastici, quali luoghi di lavoro, la maggior parte dei dirigenti scolastici, non ne vuole proprio sentire parlare! A tal proposito,devo dire, che la Prof.ssa Lucia Giunta, è veramente brava a “girare la frittata”! Come può affermare, la Preside Giunta, che le notizie sullo stato di precarietà di alcuni Istituti della Provincia di Enna, quali quelle in riferimento all’Istituto tecnico Industriale “Ettore Majorana” di Piazza Armerina, apparse, in questi giorni, sui quotidiani siciliani, siano tutte illazioni e delazioni, quasi “montate ad arte”
in periodo di pre-iscrizioni scolastiche, al fine di discreditare l’Istituzione, disorientare i potenziali utenti e provocare un ingiustificato allarmismo sulla sicurezza dell’edificio, da Lei stessa diretto?
La stessa Dirigente cerca di “gettare acqua sul fuoco”, dichiarando, altresì, che l’Istituto suindicato, risulta privo di pericoli per gli operatori scolastici e gli alunni che lo frequentano.
Alla Preside Giunta voglio ricordare che l’allora Presidente della Provincia di Enna, Prof. Cataldo Salerno, alla luce di evidenti quadri fessurativi, manifestatisi proprio nell’istituto piazzese, ha provveduto ad interdire, immediatamente, alcuni ambienti della stessa scuola, alla popolazione scolastica, e ad istituire una specifica Commissione d’indagine tecnico-amministrativa.
La Commissione, insediatasi il 20.04.2004, dopo varie indagini tecniche strutturali, ha concluso affermando che, la resistenza del calcestruzzo, era di circa la metà inferiore a quella prevista dal progetto e che quindi si ci trovava alla presenza di calcestruzzo declassato.
In sintesi, la Commissione, a fine lavori, nella relazione conclusiva del 20.11.2004, sui cinque corpi nei quali era stato suddiviso il predetto Istituto, ha così concluso:
“In sintesi la Commissione ritiene che:
1) Il corpo di fabbrica B possa essere utilizzato per attività scolastiche, seppure con le limitazioni precedentemente enunciate;
2) Il corpo di fabbrica A (principale) necessiti, al momento, di un urgente puntellato attivo perché a rischio statico e che l’eventuale suo rafforzamento statico ed adeguamento sismico nella configurazione attuale o modificata richiedano un’approfondita valutazione economica e sociale;
3) I corpi di fabbrica C e D possano essere recuperati in tempi brevi;
4) Il corpo di fabbrica E possa essere recuperata in tempi medi.
La Commissione ha espletato il compito ad essa affidato e quindi conclude l’indagine tecnico-amministrativa con l’approvazione da parte dei sottoscrittori della presente relazione e della allegata documentazione tecnica (Relazione di attività di indagine corredata dai risultati delle prove eseguite – Calcoli statici di massima – Elaborati grafici).
Enna, lì 20 novembre 2004”
L’aspetto strabiliante, cara Preside Giunta, è che, tra i sottoscrittori della relazione, oltre a nomi illustri quali il Prof. Ing. Antonino D’Aveni (Docente della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Catania) e l’Ing. Salvatore Cocina (attuale Direttore Generale della Protezione Civile della Regione Sicilia), si legge proprio il Suo, nella qualità, già allora, di Dirigente Scolastico dell’Istituto in questione!
Allora mi chiedo: “Come mai la Prof.ssa Lucia Giunta, approva, con la Sua sottoscrizione, una relazione, le cui conclusione sono state appena suindicate, e poi, a distanza di circa cinque anni, afferma che, l’Istituto, da Lei diretto, è privo di pericoli per la popolazione scolastica e che le puntualizzazioni apparse a mezzo stampa, in riferimento alla sicurezza della stessa scuola, non erano suffragate da oggettive prove documentali?”
“Ma non è propria Sua la firma di approvazione in uno di questi importantissimi documenti che suffraga proprio la pericolosità di rischio statico della Sua scuola?”
Nessun timore, cara Preside Giunta! Adesso “la palla” è passata alle Autorità competenti che certamente faranno luce non soltanto sulla sicurezza del patrimonio immobiliare scolastico provinciale, ma, certamente, su eventuali responsabilità ed omissioni, e, tutto ciò, al fine di fugare, definitivamente, illazioni e delazioni!
Consigliere Provinciale
Dott. Sergio Malfitano