ENNA: IL COMANDANTE DELLA GUARDIA DI FINANZA GIUSEPPE PISANO ILLUSTRA LE ATTIVITA’ DEL CORPO SUL TERRITORIO NEL CORSO DELL’ANNO 2009

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Il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Enna, Col.Giuseppe PISANO, ha incontrato oggi i giornalisti delle testate giornalistiche e televisive locali per il tradizionale scambio di auguri di fine anno. L’occasione è stata propizia per illustrare il consuntivo dell’attività del Corpo nella provincia nel corso del 2009, reso disponibile al fine di assicurare un approccio più diretto ed immediato con l’opinione pubblica e consentire al pubblico la conoscenza dell’attività operativa sviluppata a servizio della collettività. L’attività della Guardia di Finanza nell’intera provincia si è sviluppata in tutti i settori di intervento istituzionalmente ad essa demandati, seguendo le priorità e gli indirizzi programmatici tracciati

 dalle direttive impartite dall’Autorità di Governo per il tramite del Comando Generale del Corpo. Le strategie della Guardia di Finanza nel 2009 sono state incentrate su due priorità:  la lotta all’evasione ed elusione fiscale;  il concorso alla crescita economica del Paese attraverso la tutela della legalità.

La lotta all’evasione ha costituito il primo obiettivo dell’attività del Corpo che ha concentrato l’attenzione sui fenomeni più rilevanti inerenti l’economia sommersa, le frodi e l’evasione fiscale internazionale, migliorando le qualità e la resa media degli interventi attraverso l’adozione di nuove metodologie dell’attività di verifica e sviluppando al massimo le sinergie operative con le Agenzie fiscali.

La prevenzione e la repressione delle violazioni tributarie, il contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, la tutela del mercato dei capitali, di beni e servizi, nonché il concorso alla sicurezza interna ed esterna costituiscono, infatti, presupposti indispensabili per lo sviluppo economico e sociale del Paese.

In un contesto caratterizzato – a livello mondiale – dalla crisi economica e dalla flessione produttiva, le misure di sostegno alle famiglie, al lavoro, all’occupazione, alle imprese richiedono, oggi più che mai, un’attenta azione di vigilanza e controllo sia sulle entrate che sulla spesa pubblica nazionale e comunitaria, per il corretto utilizzo dei fondi e dei finanziamenti a ciò destinati.

La seconda priorità del 2009 è stata infatti la tutela della sicurezza economica e finanziaria del Paese attuata attraverso:
 la prevenzione e repressione delle frodi e dei danni erariali causati da sprechi, inefficienze ed indebiti arricchimenti di soggetti deviati (ad esempio il contenimento della spesa sanitaria);
 rafforzamento del dispositivo di contrasto in materia di usura, truffa, speculazioni di agenti ed intermediari abusivi affiliati alla criminalità, falsificazione monetaria e clonazione carte di credito, traffici illeciti transfrontalieri di capitali illeciti, manovre speculative al ribasso sui titoli delle società quotate, riciclaggio e reinvestimento di proventi della criminalità nel circuito economico legale e finanziamento del terrorismo internazionale;
 contrasto alla contraffazione dei marchi e dei diritti d’autore, per combattere la concorrenza sleale causata a danno dei distretti industriali ed agroalimentari del “made in Italy” con la contestuale attività di controllo dei prezzi, le indagini sulle manovre speculative e sulle intese restrittive della concorrenza che inevitabilmente si ripercuotono sul potere d’acquisto dei consumatori.

L’ultimo obiettivo strutturale del Corpo è stato finalizzato al concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese assicurando, h/24, un efficace dispositivo di controllo del territorio e delle frontiere mantenendo alto il livello di contrasto ai traffici illeciti ed al gioco illegale nonché potenziando la lotta al’immigrazione clandestina.

La risposta data dai Reparti di questa provincia (Nucleo di Polizia Tributaria di Enna, Compagnia di Enna, Tenenze di Nicosia e Piazza Armerina) è stata compatta e molto impegnativa, nonché proficua e densa di risultati.

L’attività di contrasto dell’evasione fiscale, esplicatasi in 230 verifiche sostanziali e 233 controlli fiscali, ha portato alla scoperta di ricavi non dichiarati e di costi non deducibili ai fini delle imposte sui redditi per un totale di circa 14 milioni di Euro, nonché di violazioni alla normativa sull’I.V.A. per un ammontare di imposta evasa per oltre 7 milioni di Euro

Sono stati denunziati 31 soggetti per reati fiscali ed accertata l’emissione di fatture false per un valore imponibile di 4,6 milioni di Euro.

Nel campo del contrasto alla “black economy”, ossia ai casi di completa inottemperanza agli obblighi di presentazione delle dichiarazioni fiscali, l’attività di verifica ha consentito l’individuazione in provincia di 22 evasori totali, cioè soggetti completamente sconosciuti al fisco. La persistente presenza di uno “zoccolo duro” di soggetti operanti nel sommerso si spiega anche con la tendenza di alcune piccole imprese o professionisti di tentare di sottrarsi all’applicazione degli studi di settore, preferendo “sommergersi” completamente e sperando così di sfuggire alle maglie dei controlli.

Particolarmente attenta è stata l’opera dei finanzieri ennesi volta a individuare lavoratori in nero, che ha visto sottoposti ad interventi ispettivi alcuni imprenditori che si erano avvalsi di tale forza lavoro irregolare, con conseguente evasione contributiva e fiscale. In tale settore, che è attualmente considerato come prioritario dalla Guardia di Finanza stante la capacità di esaltarne il ruolo di polizia economica e finanziaria, sono stati scoperti in provincia 8 lavoratori completamente in nero ed 5 lavoratori non risultanti dalle scritture. In tale ambito sono state passate sotto la lente d’ingrandimento anche attività commerciali gestite da cittadini extracomunitari nei maggiori centri della provincia, effettuando numerosi controlli.

La pressione ispettiva del Corpo è stata completata da 2.418 interventi in materia di ricevute, scontrini ed operazioni compiute su strada, controllando 1.488 esercizi commerciali tenuti a tali adempimenti, con la constatazione di 274 casi di mancata emissione del previsto documento fiscale, pari ad una percentuale del 19% sul totale dei controlli.

Detto volume di interventi ispettivi, accompagnato da metodologie qualitativamente efficaci, vuole consolidare la funzione di deterrenza dei controlli sviluppando un senso di partecipazione più consapevole e responsabile del cittadino/contribuente alle entrate pubbliche. A tal riguardo i dati del più recente passato, diffusi dal Ministero dell’Economia evidenziano come le suddette strategie abbiano intaccato in modo serio, strutturale, il problema dell’evasione, provocando cospicui maggiori gettiti derivanti da tributi precedentemente non versati dai contribuenti, segnale di una inversione di tendenza verso una maggiore equità e giustizia fiscale.

L’attività del Corpo a tutela delle imposte indirette ed in particolare delle “accise”, che gravano su diversi prodotti di largo consumo tra i quali i prodotti petroliferi e le bevande alcoliche, ha permesso anche nella nostra provincia di scoprire 14 violazioni alla disciplina di settore, pervenendo al sequestro di Kg. 1.058 di oli minerali e Kg. 1.475 di g.p.l. detenuti in frode.

Particolare attenzione è stata posta anche al comparto relativo alle frodi al bilancio nazionale e comunitario, altro settore di intervento assolutamente prioritario per il Corpo. L’attività della Guardia di Finanza, che si concretizza nella repressione del contrabbando e nell’accertamento di indebite percezioni di finanziamenti erogati dal FEOGA/Sezione Garanzia e dai Fondi Strutturali e/o di distrazioni di tali fondi dalle finalità cui erano destinati, si è sviluppata attraverso l’esecuzione di 274 interventi in materia, consentendo di rilevare 141 violazioni e di accertare indebite percezioni di fondi pubblici per complessivi 11.680.490,00 Euro e 1.747.015,00 Euro di contributi illecitamente richiesti ma non ancora ottenuti.

Nel settore della tutela della corretta erogazione delle spese pubbliche sono stati eseguiti nr.142 controlli volti a verificare se altrettanti soggetti fruitori di prestazioni sociale agevolate ne possedessero i requisiti legittimanti; denunziati 108 soggetti per il reato di “falso”.

L’azione di contrasto al fenomeno del gioco clandestino e quella di controllo dei videogiochi, esplicatasi con l’esecuzione di 32 interventi, ha portato al sequestro di 21 apparecchi irregolari e di 1 video poker camuffato da innocuo distributore di caramelle, nonché alla verbalizzazione di 36 soggetti di cui 12 denunziati a piede libero.

Tra i suoi obiettivi primari la Guardia di Finanza annovera anche la delicata attività volta alla tutela dell’ambiente, consistente nella repressione dei traffici illeciti connessi allo smaltimento dei rifiuti con particolare riferimento a quelli nocivi, nella protezione delle aree sottoposte a particolari vincoli paesaggistici o ambientali e nella verifica della normativa in materia di emissioni inquinanti. Nel corso del continuo monitoraggio del territorio sono stati conclusi 5 interventi con la denunzia a piede libero di altrettanti soggetti ed il sequestro di 3 discariche abusive, 3.300 mq superfici abusivamente impiegate per l’abbandono dei rifiuti e 203.000 kg di rifiuti industriali.

Forte è stato l’impegno nella lotta al carovita, nel cui ambito sono stati esperiti numerosi controlli sulla disciplina dei prezzi anche al fine di scoprirne ingiustificati incrementi soprattutto nei confronti dei commercianti al dettaglio di pane, pasta e latte.

Nella lotta alla criminalità organizzata le attività investigative sono state indirizzate soprattutto sul versante economico e finanziario. Gli obiettivi primari sono, infatti, la ricostruzione, il sequestro e la confisca del patrimonio dei soggetti responsabili del crimine organizzato nonché l’individuazione dei canali di riciclaggio dei proventi delle organizzazioni criminali, che vengono ripuliti o reinvestiti nel circuito legale, creando gravi ripercussioni sul mercato. Sono stati conclusi nel comparto 4 accertamenti nei confronti di 18 persone fisiche e una società, confiscando beni immobili precedentemente sottoposti a sequestro per un valore di 190.000,00 Euro.

Il fronte della lotta al riciclaggio vede la Guardia di Finanza in prima linea, sia quale organismo investigativo di polizia sia nella sua veste di organo amministrativo di controllo del settore dell’intermediazione finanziaria in collaborazione con la Banca d’Italia e le D.I.A..

Particolarmente qualificanti sono le attribuzioni svolte in ordine agli approfondimenti investigativi delle segnalazioni di operazioni sospette che gli operatori del mercato finanziario sono obbligati ad inoltrare; in tale ambito sono state approfondite 9 operazioni della specie, con la segnalazione di 12 soggetti per violazioni alla normativa antiriciclaggio di cui 8 denunziati a piede libero. Eseguiti anche quattro interventi ispettivi nel settore del “money transfer”.
Il fenomeno dell’usura è anch’esso oggetto di grande attenzione da parte del Corpo mediante una mirata azione di contrasto volta a tutelare sia il mercato sia i singoli operatori economici che incappano nelle maglie di coloro che sfruttano lo stato di bisogno altrui. Alla medesima stregua è posto il fenomeno dell’estorsione. Nell’anno 2009 i dipendenti reparti hanno operato nel comparto sequestrando titoli nazionali per un valore complessivo di Euro 49.900,00.

Il settore del contrasto al traffico ed allo spaccio degli stupefacenti è stato caratterizzato dall’attuazione di specifici servizi di prevenzione nei pressi degli istituti scolastici e luoghi di ritrovo giovanile della provincia, anche mediante ausilio delle unità cinofile, allo scopo di contrastare l’uso e/o la diffusione delle droghe tra i giovani.

Nel corso dell’anno sono stati sequestrati oltre 17 grammi di droghe leggere e pesanti, verbalizzati 8 soggetti.

Il controllo del territorio ha consentito anche di rilevare 98 infrazioni al Codice della Strada per alcune delle quali è scaturita anche la prescritta segnalazione di decurtazione dei punti sulla patente di guida.

Per ciò che concerne il contrasto alla contraffazione di brevetti e di marchi e l’indebito sfruttamento delle opere dell’ingegno, l’incisiva opera della Guardia di Finanza è stata rivolta a colpire sia i centri di produzione che quelli di distribuzione, al fine di tutelare l’integrità  del mercato e la libera concorrenza nonché a salvaguardare gli interessi della collettività e degli operatori economici legittimi.
Sono stati circa 600 i capi di abbigliamento, accessori ed altri articoli contraffatti sequestrati, 10 soggetti denunziati a piede libero; mentre sul fronte della pirateria fonografica-audiovisiva-informatica il materiale audiovisivo e/o il software illegalmente riprodotto è stato sequestrato nella misura di 6.809 supporti, con la denunzia di 7 soggetti.

Una notevole quota di capacità operativa sviluppata dal Corpo riguarda le funzioni di Polizia Giudiziaria svolte, in particolar modo, a contrasto delle fattispecie criminose che hanno una prevalente valenza finanziaria e/o economica giacché, in virtù della sua particolare qualificazione e delle specifiche competenze, il Corpo è il principale referente dell’Autorità Giudiziaria in grado di approfondire complesse problematiche di diritto societario, tributario e finanziario, normalmente connesse a tali reati. In tale ambito l’attività svolta ha consentito la denunzia a piede libero di 162 soggetti e l’arresto di altri 5 a fronte di 198 interventi. Sequestrate 7 armi e 929 munizioni nonché valuta e titoli per circa 50.000 Euro.

Nel comparto del falso monetario sono stati eseguiti 44 interventi con il sequestro di 47 banconote false di vario taglio.

Si sottolinea infine l’impegno di uomini e mezzi profuso nello svolgimento del servizio di pubblica utilità “117”, che si è tradotto in una più incisiva presenza delle pattuglie (per un totale di 1.460 nel corso dell’anno) di finanzieri sul territorio della provincia, anche a fianco ed a completamento della presenza delle altre forze dell’ordine, contribuendo così nell’azione globale di mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Il servizio ha anche risposto a circa 2.500 chiamate da parte dei cittadini per richieste di varia natura, di cui 46 sono state oggetto di approfondimenti investigativi che hanno portato alla constatazione di illeciti sia amministrativi che penali.

Nel 2009 la Guardia di Finanza nella provincia di Enna continuerà ad affermare sempre più incisivamente il suo ruolo di polizia economico-finanziaria.

Oltre alla continua e costante lotta ad ogni forma di evasione fiscale, il 2010 vedrà il Corpo sempre più impegnato nelle azioni di controllo della corretta erogazione della spesa pubblica, attraverso la lotta alle frodi per l’indebita percezione di finanziamenti comunitari e nazionali ed alle frodi nel comparto della spesa sanitaria, nonché alla tutela del corretto funzionamento del sistema finanziario. Si tratta di azioni di contrasto che assumono una rilevanza “a presidio della legalità del sistema” e che comprendono la caccia a sprechi, inefficienze e inadempienze nella gestione della cosa pubblica.

Saranno poi mantenute e potenziate le misure per il contrasto alla criminalità organizzata ed al riciclaggio, con nuovi approfondimenti di indagine sugli interessi economici degli affiliati alle cosche.