Villarosa. Il fascino antico dei brani della tradizione natalizia sacra che non rientrano più nel repertorio liturgico ed inoltre quelli di Mozart, Bach, Liszt, Haller, Frisina hanno dato vita nella chiesa Madre, affollata all’inverosimile, ad un applauditissimo concerto, organizzato dal coro S. Cecilia che, nell’occasione, ha festeggiato anche il suo decimo anniversario di fondazione. All’evento hanno partecipato il sindaco, Gabriele Zaffora, il vicario foraneo, mons. Salvatore Stagno, e numerose persone provenienti da Enna, Butera, Piazza Armerina e Calatagirone. Ospiti d’eccezione don Domenico Messina, direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi di Cefalù e docente di Liturgia alla facoltà teologica della Sicilia,
e don Tino Regalbuto, liturgista docente dell’Issr e direttore della sessione della musica sacra dell’Ufficio liturgico della diocesi di Piazza Armerina, i quali prima di iniziare il concerto hanno parlato del “Rapporto tra liturgia e canto” che è stato il titolo dell’avvenimento. Don Messina, partendo da un’immagine biblica tratta dalla Genesi, ha paragonato il canto nella liturgia al sole, alla luna e agli astri nel creato “che -ha detto- non sono accessori del cosmo ma l’ornato” e quindi ha invitato tutti a “cantare sempre la gloria di Dio per la santificazione degli uomini”; mentre don Regalbuto si è soffermato sulla musica nella liturgia definendola un “paradosso del bello” in quanto “Dio si esprime con sette note.” Ritornando alle note di cronaca del concerto, meritano di certo essere annotati tutti i coristi, indistintamente, che hanno dato il massimo, lasciandosi dolcemente modellare vocalmente dal loro caro maestro, Pina Guarneri, nel segno di un sentimento “corale” che unisce nel profondo e nella piena consapevolezza di essere stati protagonisti di una memorabile serata. Essenziale, poi, e di qualità, l’apporto strumentale dell’organo affidato al Maestro Elisa Rotondo della diocesi di Cefalù, diplomata in corno a Palermo e direttrice della banda musicale di Campofelice di Roccella che ha accompagnato il coro. “Da sempre -ha detto il maestro Pina Guarneri che è laureata in discipline musicali- gli esseri umani hanno vissuto la musica come porta verso il cielo. Per molti la musica è la strada per aprirsi a Dio e al suo mistero ineffabile e per entrare in contatto con la dimensione spirituale della vita. Pertanto facciamo nostro il salmo 95 che dice “cantate al Signore un canto nuovo”.
Pietro Lisacchi