Enna. Dovrebbe costituire la spina dorsale dell’economia ennese e invece, secondo quanto denuncia il commissario straordinario Alfonso Cicero, non rispecchia i connotati di una zona industriale efficiente a causa della “grave situazione economico-finanziaria del Consorzio che scaturiva da scelte assolutamente negative, non obbligatorie ed evitabili, che aveva effettuato la precedente amministrazione”. L’Assessore regionale alle attività produttive Marco Venturi, proprio nei giorni e nelle ore in cui si stava formando il nuovo governo regionale, ha voluto seguire direttamente la preoccupante vicenda dell’Asi di Enna, per delineare un possibile ed auspicabile percorso risolutivo.
“Venturi –continua Cicero-, che ha già definito la proposta di “riforma dei Consorzi Asi” in Sicilia (con gli accorpamenti saranno ridotti a quattro), sottoporrà al governo regionale la necessità di un urgente e maggiore intervento del contributo regionale, per ripianare la somma di 722.500 euro, che scaturisce da una non attenta programmazione economico-finanziaria, indispensabile per il funzionamento del Consorzio e, conseguentemente, evitandone, così, la liquidazione dello stesso. In merito, ho rilevato spese che ritengo inopportune, contrarie ai principi contabili che sovrintendono la redazione di un bilancio ed altre sulle quali nutro dubbi anche di legittimità”. Cicero, quindi, evidenzia “che grazie all’ulteriore anticipazione della Regione, ottenuta nel mese di dicembre scorso, è stato possibile pagare gli stipendi arretrati del personale, le tredicesime e liquidare, anche, una parte delle spese relative alle utenze, compresa l’assicurazione per responsabilità civile, infortuni, incendi e furti, scoperta di garanzia fin dall’inizio dell’anno”. “Il disavanzo 2008 –prosegue Cicero- pari a 200.780 euro, è stato ripartito, come stabilisce l’art. 8 dello statuto consortile, agli Enti partecipanti al Consorzio; tale valore negativo è dipeso da precedenti impegni di spesa non obbligatori assunti sempre dalla passata amministrazione, che non ha recato nessun beneficio al Consorzio, ma che, invece, adesso ha fortemente “penalizzato” i soci consortili costretti ad intervenire con un maggiore e rilevante sacrificio economico”. Cicero puntualizza anche “che se la Regione non avesse concesso la rateizzazione del debito vantato dal 2002 che, inclusi gli interessi legali, è di circa 400 mila euro, lo sbilancio del 2009 del Consorzio avrebbe superato un milione di euro, oltre il suddetto disavanzo 2008 di 200.780 euro. “Chiarisco –sottolinea Cicero-, che detti valori negativi non comprendono un mancato accantonamento del Tfr di circa 500 mila euro, che, comunque, dovrà trovare in futuro una necessaria forma di graduale recupero. Infine –conclude Cicero-, è opportuno sottolineare che l’agglomerato industriale di “Dittaino”, registra una preoccupante e clamorosa diminuzione di aziende attive; circa la metà delle imprese insediate non è più in attività”.
Giacomo Lisacchi