Natale, si sa, è tempo di regali e a tutti fa piacere riceverne e farne. Indipendentemente dal valore economico, spesso il dono ha un suo valore simbolico e un significato profondo: ti voglio bene, oppure ti stimo, ho pensato a te, ho cercato qualcosa che potesse farti piacere, vorrei che ti ricordassi di me Ebbene quest’anno ho ricevuto un regalo per me tanto più bello e significativo quanto inatteso: riceverlo mi ha gradevolmente sorpresa e commossa perché mi è giunto dai detenuti e dalle detenute della Casa Circondariale di Enna, la città capoluogo della provincia dove sono Prefetto da poco più di quattro mesi. Si tratta di un piccolo manufatto, un modellino di bicicletta su un tappetino
di stoffa con una dedica ricamata “pedalando verso la libertà”. Per me il riferimento esplicito è lo sport che da anni pratico e di cui forse gli artefici del dono erano informati, ma si allude anche al bisogno di libertà a cui tutti aneliamo e, comprensibilmente, proprio coloro che questo oggetto hanno costruito.
Ma non è la prima volta che i detenuti della Casa Circondariale di Enna manifestano la loro voglia di esserci e di partecipare in qualche modo alla vita della comunità in cui si trovano, malgrado ci sia chi continua a considerarli ai margini di essa. Quest’anno lungo le strade della città tutti abbiamo ammirato non i soliti addobbi ma tanti, tantissimi pacchi dono, simboli …… (torna questo termine così importante che etimologicamente sta a significare unire, mettere insieme) della generosità di chi ha tanta voglia di dare e di dimostrare che è possibile una effettiva integrazione di culture partendo dalle cose concrete.
Mi riferisco anche alla loro iniziativa gastronomico-letteraria che ha portato alla stesura del libro di ricette multietniche “ Incontriamoci a tavola …..io sono …. tu sei …. noi siamo … cittadini del mondo” .
Ogni volta che il mio sguardo si poserà su questo piccolo grande dono il mio pensiero andrà a queste persone che con il loro impegno e la loro sensibilità hanno voluto darmi il benvenuto ed un segno concreto di affetto.
In attesa di poterli ringraziare personalmente insieme alla loro straordinaria direttrice, la dott.ssa Letizia Bellelli, porgo a loro i miei più sinceri auguri per un nuovo anno sereno, aperto alla speranza e che percorreremo tutti …..pedalando verso la libertà.
IL Prefetto di Enna Giuliana Perrotta