Un vademecum con i diritti del giornalista, previsti dall’istituto di previdenza da distribuire in un possibile sportello dell’Assostampa che potrebbe nascere proprio a Enna, considerata la centralità geografica. E’ questa la proposta, condivisa dai vertici della Federazione Nazionale della Stampa e dall’INPGI, fatta dal segretario provinciale del sindacato unitario Ivan Scinardo nel corso di un incontro, svoltosi all’hotel Nettuno di Catania, organizzato in favore dei giornalisti precari. Nutrita la rappresentanza ennese, composta in maggioranza da giornaliste donne che si sono confrontate con Daniela Stigliano, responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della FNSI che assieme al vice segretario nazionale, il catanese Gigi Ronsisvalle, ha raccontato il complesso mondo del precariato in Italia. Su 80 mila giornalisti soltanto 16 mila hanno il contratto di lavoro. Ogni anno vengono abilitati oltre 4000 giornalisti professionisti e realmente non si sa chi esercita a tempo pieno la professione. “Un mondo in divenire, ha detto Ronsisvalle, con una legge ferma al 1963 interamente da riscrivere; il sindacato dunque diventa l’unica casa comune dei giornalisti uscendo dalla propria autoreferenzialità per essere sempre più al servizio dei tanti colleghi precari. “Il 2009, ha esordito Scinardo nel suo intervento, è stato per la provincia di Enna un anno funesto in termini di vertenze, minacce a giornalisti, rinvii a giudizio, uffici stampa non riconosciuti. Mai come adesso è necessaria la coesione e l’unità per ribadire con forza i nostri diritti. Un primo segnale è avvenuto lo scorso anno con l’obbligo di iscrizione alla gestione separata dell’INPGI per chi svolge l’attività giornalistica. Un “salvadanaio” come lo ha definito il responsabile del settore dell’INPGI, Augusto Moriga. L’occasione di Catania è servita dunque per discutere di una categoria di colleghi sempre più numerosa e centrale nell’attività giornalistica, di una sua più precisa identificazione e quantificazione, delle risposte che il sindacato può e deve dare alle esigenze dei free lance in tema di servizi, garanzie, tutele e rappresentanza sindacale. “La nostra categoria infatti è l’unica ad avere una cassa di previdenza propria che in qualsiasi momento può correre in aiuto nei confronti di tanti colleghi che spesso, anche in età avanzata, perdono il posto di lavoro”. Scinardo ha focalizzato l’attenzione sui tanti problemi e la difficoltà di chi, ogni giorno, esercita la professione senza un contratto di lavoro, senza garanzie, senza tutele e, nella quasi totalità dei casi, con scarsi compensi. Sabato prossimo 23 gennaio a Enna ci sarà l’assemblea provinciale per eleggere i delegati al congresso regionale; in questa occasione conclude Scinardo, cercheremo di avvicinare al sindacato anche chi non è iscritto per offrire consulenze e indicazioni utili a tutti quei colleghi appartenenti all’ordine dei giornalisti che oggi sono divenuti la maggioranza della professione, quelli cioè che sono fuori dalle redazioni dei giornali, ma sempre a contatto con la notizia, con le fonti e con i mille problemi di un lavoro sempre più complesso e delicato. Al termine dell’assemblea di sabato prossimo il segretario provinciale proporrà la creazione di una consulta dei free lance, composta da professionali e collaboratori iscritti al sindacato.