L’acqua nella diga Olivo c’è in abbondanza, non si può accettare che gli agricoltori debbano usufruirne solo per alcuni mesi l’anno con gravi danni all’economia barrese. La produzione di ortaggi solo nel territorio di Barrafranca fattura parecchi milioni di euro a stagione. E’ inconcepibile che la provincia di Enna con sette invasi e con oltre 350 milioni di metri cubi di acqua debba subire le conseguenze di una gestione inefficiente a livello regionale. Questo significa mortificare il settore agricolo sul quale ruota l’intera economia provinciale. La soluzione è fare sistema, un fronte comune tra Provincia, Consorzio e associazioni di produttori per chiede e pretendere dalla Regione che si assicuri una distribuzione efficiente e razionale tutto l’anno. E’ in sintesi questo quanto emerso ieri dall’incontro promosso dall’assessore provinciale all’Agricoltura, Dario Cardaci, al quale hanno preso parte il direttore del Consorzio di Bonifica, Vitale, i rappresentanti delle associazioni dei produttori, il presidente della terza commissione consiliare, Michele Sutera, e i consiglieri, Giuseppe Regalbuto, Salvatore Lupo e Luca Faraci. Un incontro proficuo che ha messo in luce annose inefficienze gestionali e carenze di risorse che non possono essere più accettate. Il direttore del consorzio è stato alquanto chiaro. “ Potremmo distribuire acqua tutto l’anno ma di fatto mancano le risorse per assicurare la manutenzione ordinaria sulla condotta necessaria per l’erogazione”. In merito a questa problematica è stata accolta la proposta dell’assessore Cardaci di acquisire una relazione dettagliata sui costi da parte del consorzio per sottoporla con urgenza all’assessore regionale competente. “ Chiederemo un confronto urgente – ha detto l’assessore Cardaci- con i vertici regionali affinché si possa arrivare ad una soluzione definitiva della problematica diventata paradossale e per questo non più giustificabile. I nostri agricoltori hanno bisogno di una programmazione seria ed efficiente che assicuri loro una produzione a ciclo continuo”. Il tavolo tecnico ha posto attenzione anche sui lavori che dovranno riguardare l’aumento della capienza dell’invaso dagli attuali 7 milioni di metri cubi autorizzati ai 13 milioni, quantità questa che incoraggerebbe gli agricoltori ad incrementare la produzione. Primo dell’avvio dei lavori è stato sottolineato da più parti la necessità di mettere in essere delle iniziative necessarie ad evitare la sospensione dell’erogazione idrica. Si attende adesso la relazione del consorzio, acquisita la quale l’assessore chiederà un incontro con l’assessorato regionale all’Agricoltura.