NISSORIA: ANDATA IN SCENA LA COMMEDIA BRILLANTE “OTTO MESI….A NATALE”

All’auditorium comunale Nino Buttafuoco di Nissoria, con un pubblico al completo, la Nuova Compagnia Teatrale Il Canovaccio di Leonforte ha rappresentato, con la regia di Sandro Rossino,la commedia brillante in due atti dal titolo Otto mesi … a Natale. L’opera teatrale, piena di colpi di scena e con un finale a sorpresa, narra dei preparativi ad Aprile, otto mesi prima di Natale, del presepe vivente, cioè della nascita più importante nella storia dell’uomo, da parte di Don Leonardo,ben interpretato da Federico Fiorenza. In tale trama s’inserisce la storia del protagonista, il medico Alberto Cordova, interpretato, con l’usuale verve e padronanza scenica, dal bravissimo Sandro Rossino, arso da desiderio- lui sostiene che è l’ultimo suo desiderio-  di fare l’amore, prima di recarsi negli Stati Uniti per sottoporsi ad una rischiosa operazione al cuore, con la provocante, carica d’esplosiva sensualità, Frida ( Azzurra Drago ), moglie del suo carissimo amico giornalista Ermanno Seta ( Alessandro Todaro ).
Alberto, pervaso da questo inconsueto, folle desiderio di fare l’amore con Frida, il simbolo, a suo dire, della trasgressione erotica, osa a tal punto da chiederne, per carità cristiana, il consenso sia all’amico Ermanno che all’amata Frida, i quali, dopo un’iniziale ritrosia per non tradire il sacro giuramento alla fedeltà coniugale, finiscono coll’acconsentire, per non deludere un amico a rischio di vita.
Frida è incinta, crede, contando i giorni da quando ha fatto l’amore con Alberto, di essere al settimo mese di gravidanza. Alberto, dopo un’operazione al cuore perfettamente riuscita, ritorna dagli Stati Uniti, convinto che il bambino in grembo a Frida sia suo figlio. Prima di trasferirvisi definitivamente, va in casa dell’amico Ermanno per accertarsi dello stato di salute di Frida.
Con sorpresa per  Alberto, di Ermanno, della stessa Frida, la collega di Alberto, il medico Irene Aiello ( Floriana Todaro ) comunica che Frida, dall’esame del sangue, è all’ottavo mese di gravidanza e che, quindi, il bambino non può essere di Alberto.
Non può esserlo nemmeno di Ermanno, perché  sterile.
Tutti, allora, si domandano chi possa esserne il padre.
Frida – è un lapsus – ammette che in casa sua, un mese prima di aver fatto l’amore con Alberto, c’erano stati degli operai: un falegname, un idraulico e un pittore, e… non ricorda più cosa sia successo.
La commedia, con brio e con un ritmo incalzante, si conclude con la rappresentazione del presepe vivente, con Frida che fa la parte di Maria ed Ermanno quella di Giuseppe, mentre Alberto fa Gesù Bambino. Un ballo, con la musica ritmica di un brano natalizio, chiude alla grande il sipario.
Tra gli altri interpreti  – tutti davvero bravi  – ricordiamo: Sonia Inveninato nella parte di Marisa, la madre dei gemelli con ritardi mentali Giacomina ( Marta Mangione ) e Geremia ( Fabio La Magna);  Simona Vicino in quella della sagrestana Pinuccia e Rosario Lo Grasso nell’altra ancora del burino “ Er Principe “ .
Il 12- 13- 14 marzo prossimo, nello stesso auditorium Nino Buttafuoco, sarà la Compagnia Teatrale Stabile dei Nomadi Luigi Rubino a rappresentare la commedia brillante La Fortuna con la F maiuscola.

Giuseppe Sammartino