“Legittimità, trasparenza, regole di buon governo e gestione. Questi principi elementari garantiscono l’efficienza di ogni sistema amministrativo e produttivo e, quindi il futuro del paese che lo esprime, delle sue imprese e di ogni lavoratore. Nella nostra città tutto, neppure a dirlo, funziona in maniera inversa e a dimostrarlo sono la vicenda dell’Ato Enna Euno, di Sicilia Ambiente e le strade immerse nei rifiuti”. Esordisce così l’ex presidente del Consiglio comunale, Giovanni Contino, riguardo la situazione igienico ambientale compromessa dalla mancata rimozione dei rifiuti che soffoca da più di una settimana sotto i cumuli di immondizia la città e rischia di sprofondare ancor di più se non si trova una soluzione al mancato pagamento di due mensilità
agli operatori ecologici e alla loro sicurezza nel posto di lavoro. “Quanto sta succedendo a Enna –continua Contino- è il segno di una deriva dalla quale nessuno sa come ci si potrà salvare; è il paradigma del fallimento dei deputati e dei senatori della nostra terra e della gestione amministrativa del sindaco Agnello che in tutti questi anni non ha fatto nessun gesto concreto per risolvere a monte il problema rifiuti e le relative tariffe. Addirittura –sottolinea Contino- lungo il suo cammino ha approvato o elaborato una serie di ordinanze sindacali illegittime riguardanti le tariffe così come proposte dall’Ato Enna Euno. Lo ha fatto nel mese di dicembre 2006, approvando le tariffe 2006/2007 è ritornato a farlo con la determina sindacale del 29 maggio scorso poi sospesa nel mese di febbraio scorso dal Tar di Catania su richiesta delle associazioni dei consumatori”. Per Contino “a nulla sono avvalsi i continui solleciti rivolti ad Agnello da parte del Consiglio comunale affinché lo stesso potesse essere messo nelle condizioni di approvare le tariffe sulla base di un piano economico finanziario che rispecchiasse le vere esigenze di un servizio utile e necessario per la città”. “Agnello –afferma Contino- non ha mai portato una documentazione perchè dall’Ato non è mai arrivato un piano economico completo ne tanto meno lui si è prodigato per farne elaborare uno interno e fare in modo che si approvassero tariffe legittime. Ha preferito non toccare il problema lasciando tutto secondo gli schemi stabiliti dall’Ato e così si sono generati errori su errori. Oggi sta cercando delle soluzioni per dare delle mensilità che possano ammutolire le maestranze in questi mesi di campagna elettorale e far dimenticare il problema rifiuti alla gente. Purtroppo –conclude Contino-, quando sta succedendo a Enna è il regalo di una politica dissennata di destra e di sinistra che ha prodotto, e continua a produrre disagi ai cittadini e rabbia nei lavoratori”.
Giacomo Lisacchi