Si è svolta questa mattina la manifestazione organizzata nell’ambito dello sciopero generale che la Cgil di Enna ha realizzato presso il Centro Polifunzionale di Enna, in via dello Stadio, 1. La manifestazione della Cgil ennese attraverso lo sciopero generale che la Cgil, da sola, ha indetto per protestare contro le “non scelte” del Governo nazionale ha visto la partecipazione di oltre 200 persone e l’intervento conclusivo del Segretario Generale Antonio Riolo della Cgil Sicilia. L’introduzione è stata affidata al Segretario Generale della Cgil di Enna Michele Pagliaro che nel suo intervento ha evidenziato le difficoltà complessive del lavoro e la necessità di dare fiato economico alle famiglie sempre più stremate.
Nella piattaforma rivendicativa predisposta dalla Cgil al grido “fermate i licenziamenti” si consegna alla politica nazionale un quadro molto inquietante che aspetta risposte concrete, non solo attraverso l’uso degli ammortizzatori da utilizzare, per la Cgil, anche con l’obiettivo di riformare burocrazia, apparti industriali, commerciali ecc. ma anche è soprattutto attraverso interventi sulla leva fiscale.
per la Cgil infatti, oltre alla riduzione dell’Irpef al 20 per cento, alla rimodulazione delle detrazioni fiscali per i carichi famigliari, vanno restituiti sin da subito 500 euro a dipendenti pubblici, privati e pensionati perché categorie di contribuenti più penalizzate rispetto agli altri e alle scelte del Governo come quella dello “Scudo Fiscale” attraverso il quale basta pagare solo il 5 per cento per fare rientrare i capitali anche di dubbia provenienza.
L’iniziativa ha visto anche la testimonianza diretta di alcuni lavoratori che hanno rappresentato le difficoltà del momento: Fabio Marino lavoratore ex Art. 23 del Comune di Enna ha detto del disagio di chi è costretto a vivere con un sussidio Inps senza prospettive certe per il futuro; Carlo Draià ha raccontato la crisi della società Multiservizi dopo 20 anni di attività realizzata per la Provincia Regionale di Enna; Serena Cicchirillo del Cup (Centro Unico Prenotazioni) dell’Umberto I ha evidenziato come i tagli ai servizi pubblici si traducono oltre che in disservizi anche nella perdito di posti di lavoro; Giusy Nobile ha portato l’esperienza dei Cantieri Regionali di Servizio parlando di lavoratori fantasma che quotidianamente risolvono i tanti problemi degli Enti Locali e infine Calogero Cosenza ha evidenziato le difficoltà del settore edile in provincia di Enna e di tutti quei lavoratori chi perdono il lavoro a cinquant’anni.
Nelle sue conclusioni Antonio Riolo, della Segretaria Generale della Cgil Sicilia, ha evidenziato l’insufficienza delle scelte del Governo Nazionale sostenendo che sino ad ieri il Parlamento si è riunito per discutere sul “Legittimo Impedimento” mentre non c’è stata, alla data odierna, una sola aula parlamentare dedicata ai temi della crisi; “evidente segnale che per questo Governo la crisi è già finita”.
La Cgil da sola continuerà la battaglia a difesa ed a tutela dei diritti dei lavoratori, dei pensionati e di tutti quei cittadini sempre più poveri e deboli e sempre più “senza cittadinanza” in un contesto di generalizzata esclusione che ogni giorno porta tanti cittadini verso l’inesorabile povertà fra l’altro viviamo in un Paese dove il 45 per cento della ricchezza è nelle mani del 10 per cento dei cittadini.