Ancora una volta questo Comitato evidenzia e protesta, per un pericoloso modo di intervenire, molto in ritardo, per la pulizia della città. Il Sindaco quale responsabile della salute dei cittadini, sicuramente si è convinti che è impegnato a risolvere il problema, ma non è forse sufficiente. Però è giusto che la salute deve essere al primo posto onde evitare rischi di epidemie, che colpiscono principalmente i bambini, gli anziani e chi è sofferente. Chi pensava di risolvere il problema della pulizia con l’ATO sicuramente si è sbagliato, perché invece la situazione si è aggravata, sia come pulizia insufficiente, rispetto a quanto veniva fatto dal Comune e sia come tariffa di pagamento. Purtroppo non abbiamo mai avuto notizie delle motivazioni degli eccessivi aumenti subìti fin dal 2004, malgrado questo Comitato diverse volte le ha richieste, compreso di potere avere degli incontri mai avuti.
Vi è stata da tempo una decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa, che ha dichiarato la nullità delle tariffe deliberate da organi diverse rispetto ai Consigli comunali, perché solo questi sono abilitati a deliberare, ma si continua ad assistere ad una disapplicazione di tale decisione, e nemmeno i cittadini vengono informati, su cosa intende fare il Comune per app1icar1a.
Pertanto si chiede alle SS.LL. di intervenire sollecitamente per rimuovere i cumuli di immondizia per salvaguardare la salute dei cittadini; di risolvere definitivamente il problema; l’adeguamento delle nuove tariffe da deliberare da parte del Consiglio comunale; il pagamento delle bollette rateizzato per non penalizzare i cittadini che non sono in grado di pagare forti somme; naturalmente principalmente il regolare pagamento degli operai addetti al servizio della pulizia, comprensivo delle erbacce che sono ovunque e che per chi soffre di allergie sono pericolose. Assicurando che i lavoratori possano avere i pagamenti degli stipendi puntuali e non costringerli a ricorrere allo sciopero.
Una volta Enna era ammirata e propagandata anche all’estero per la pulizia, invitando le genti a visitarla questo si evinceva da un manifesto molto diffuso “visitate la piccola Svizzera della Sicilia”, oggi purtroppo la propaganda si è rovesciata e cioè di non visitare Enna, per i rischi di epidemie, oltre che dell’immagine, sottolineando anche la mancanza sufficiente dei servizi igienici e di altre cose ché prima la città offriva.
Gaetano Vicari