Per le informazioni di cui sono in possesso, debbo dire che le preoccupazioni del presidente del consiglio provinciale sulla vicenda del cosiddetto “quarto polo universitario” non sono infondate. In effetti è in atto una sorta di assedio nei confronti dell’Università di Enna, direttamente o verso la Fondazione Kore, per costringerla ad accettare una proposta che penalizzerebbe la città e la provincia di Enna. Spiace rilevare che di queste manovre – esterne alla provincia di Enna – rischiano di farsi strumenti, più o meno inconsapevoli, soggetti che dovrebbero avere come primo compito quello di difendere e promuovere lo sviluppo del nostro territorio e, quindi, anche e soprattutto del nostro Ateneo. Spiace ancora di più constatare che a questa attività di disturbo e di sfiancamento della autonomia della Kore partecipi attivamente (si spera almeno in buona fede) anche una struttura preposta alla rappresentanza del governo nella provincia e che, quando aveva una diversa direzione, era principalmente impegnata nella ricerca, insieme con le istituzioni locali, di soluzioni ai grandi e quotidiani problemi della disoccupazione, del dissesto idrogeologico, del malfunzionamento dei servizi essenziali per l’igiene e la salute pubblica, del deficit infrastrutturale, della criminalità e dell’illegalità crescenti.
Per la preoccupazione che tutto ciò desta, chiedo alle istituzioni locali ed alla deputazione nazionale e regionale, alle forze politiche e sociali, di porre in essere ogni misura di vigilanza attiva in tutte le sedi affinché venga respinto il tentativo di scippare l’Università alla città e alla provincia di Enna e vengano isolati e denunciati i complici di questo malsano disegno, ovunque essi operino e con qualsiasi ruolo essi si manifestino.
Cataldo Salerno
Presidente Università di Enna