Io, Giuseppe Arnone, intendo tranquillizzare l’opinione pubblica democratica di Enna che l’on. Vladimiro Crisafulli non potrà essere il candidato del Partito Democratico alla carica di sindaco di Enna e che prevedo che già nei prossimi giorni “Mirello” ritirerà la candidatura. Specifico che non ho sin qui posto in essere concretamente le iniziative che già pensate e programmate – in primo luogo un manifesto murale da affiggersi ad Enna ove si chiede a Crisafulli di “chiarire” al Partito Democratico alcuni contenuti della sua conversazione con Bevilacqua relativi al suo ruolo nella gestione dei pubblici appalti – per la semplice ragione che, in questo preciso momento, è mio intendimento non fornire il benché minimo aiuto, anche indiretto ed oggettivo, a Berlusconi ed al Centrodestra.
Conseguentemente, ho ritenuto doveroso mettere al momento la “sordina” sino alle elezioni regionali del 28 marzo all’affaire-Crisafulli. Ma, dopo il 28 marzo, nell’agenda di chi
come me (e Bersani, e Bindi, e Veltroni, e Franceschini, e Lupo, ecc. ecc.) ama il Partito Democratico, tornerà ad essere prioritario il tema del rinnovamento di questo partito e del
pronto pensionamento dei personaggi impresentabili.
Concludo questo breve appunto, che viene inviato agli organi d’informazione di Enna, rinviando le concrete ed incisive iniziative alla prossima settimana.
P.S.: Sin d’ora anticipo che la battaglia democratica per il rinnovamento del PD, da me avviata
con il noto libro “CHI HA TRADITO PIO LA TORRE…” potrà essere condotta con adeguata
disponibilità di mezzi economici proprio grazie ai finanziamenti che otterrò dall’on. Crisafulli,
che ha avuto la brillantissima idea di diffondere, assieme all’on Capodicasa, scritti gravemente
offensivi nei miei confronti ove si affermava, tra l’altro, quella che è una pura invenzione, e cioè
che l’Autorità Giudiziaria ha accertato miei rapporti economici con esponenti mafiosi, ovvero che
il sottoscritto stava a libro paga di personaggi collusi con Cosa Nostra. I certi risarcimenti che
otterrò saranno impegnati per far sì che il PD divenga un partito effettivamente democratico e
non invece una forza “governata” da maggiorenti ben lontani dai valori proclamati nello Statuto
del partito, come l’intercettazione di Crisafulli ampiamente comprova.
Giuseppe Arnone