Dopo la mostra dedicata ai 32 inediti di Renato Guttuso il Comune di Enna, impegnato in un progetto di rivalutazione culturale del suo territorio, dedica una mostra antologica a Lorenzo Maria Bottari, personalità artistica di rilievo nel panorama internazionale contemporaneo. La mostra raccoglie un significativo corpus di opere, che vanno dalla fine degli anni Sessanta sino ad oggi, attraverso il quale è possibile tracciare una breve ma significativa cronistoria dell’artista. La mostra sarà inaugurata domenica prossima, 11 aprile, alle ore 18 alla sala del Castello di Lombardia e rimarrà aperta ogni giorno dalle 10 alle 18 fino al 10 maggio prossimo. Lorenzo Maria Bottari, palermitano di nascita, nella sua vita d’artista ha viaggiato tra l’Italia e l’Europa, dove ha incontrato grandi maestri dell’arte contemporanea, tra i quali Ibrahim Kodra, Corrado Cagli, Wilfredo Lam, Renato Guttuso, Giorgio de Chirico e tanti altri che oggi fanno parte della storia dell’arte contemporanea.
Nel 1980 Renato Guttuso presenta, in catalogo, la mostra “Cattedrale di Palermo” nella storica Galleria Schettini di Milano. Nel 1982 interpreta pittoricamente il fotografo tedesco Wilhelm von Gloenden, con una esposizione al Palazzo Corvaia di Taormina.Nel 1986 Walter Schoenenberger, Direttore dei Musei di Lugano, presenta l’opera di Bottari “I casi dell’Amore” nella galleria Lugano a Lugano. Dopo una poetica mostra a Vienna (1989) sul mondo del circo, Brian Sewell lo presentò a Londra (1990) con in raffinato libro Earth-Air-Fire-Water. Espone in Svizzera, negli Stati Uniti, in Svezia, in Danimarca, in Germania ed in Francia.
Dal 1991 al 1993 Bottari è presidente dell’Associazione Culturale Multiart di Milano. Nel 1992 conosce a Milano la fotografa belga Astrid. Insieme interpretano i segni dello zodiaco, realizzando una mostra a Milano e una a Basilea.
Nel 1995 in occasione del centenario della nascita di Rodolfo Valentino, realizza una mostra itinerante in Italia e all’Estero, ispirata al grande mito cinematografico.
Nel 2000 Giuliana Scimè presenta la personale “Iride di Sguardi” al Centro Pier Paolo Pasolini di Agrigento.
Nel 2002 le opere nate dall’omaggio al premio Nobel Salvatore Quasimodo (“Quasimodo quasi sognato”) sono presentate a Modica, città natale del poeta.
Nel 2003 Alda Merini scrive la poesia:”La luna” per L.M.Bottari che interpreta pittoricamente per Magica Luna, a cura di Chicca Morone, Circolo della Stampa Torino.
Di Lorenzo Maria Bottari sono state realizzate mostre in tantissime città europee ed anche oltreoceano.
Nel 2005 presenta alla Galleria “Le Muse” la mostra Tra i Caraibi e il Mediterraneo, presentata da Nelson Herrera Ysla, critico del Museo LAM dell’Avana.
Nel 2006 presso l’Atelier Pasquale Siano, Jean Luois David, a Salerno viene presentata la Sirena Turchina e i dipinti “Viaggio fra gli dei” (su carte a mano di Franco Conti, Acireale)..
Dal 13 Agosto al 26 Settembre 2009 a Londra presso la KALEIDOSCOPE Gallery – England, presenta “Summer Madness Show”, mostra in onore dei 40 Anni di carriera di Lorenzo Maria Bottari .Oggi è cittadino del mondo, con studio a Pioltello, Milano.
Il suo linguaggio non riconducibile ad alcuna scuola, nella sua assoluta originalità è costruito per contaminazioni: da Lam a Brauner, da Picasso a Dalì, fino a Guttuso (Franco Solmi). Nella sua pittura si riflette il respiro internazionale di incontri e amicizie feconde con artisti affermati, come i già citati Guttuso e Lam, il fotografo londinese Angus Mc Bean, ed ancora Ibrahim Kodra e Corrado Cagli, solo per citarne alcuni.
Nella produzione più recente la maglia dei simboli diviene indecifrabile ed è spesso inserita all’interno di una tessitura geometrica che scandisce i differenti piani prospettici. Pulsioni e sentimenti sono ricondotti nell’alveo della ragione e raffigurati in un luogo simbolico e metafisico in cui avanzano, come la Venere Morgantina (Marzo 2010), nuovi simulacri di una classicità archetipa non più attualizzabile. In tal senso nella pittura di Bottari il luogo del passato appare striato da diacronie dovute all’erranza di miti che ineluttabilmente occupano il luogo del presente.
Dedicata alla città di Enna la Venere Morgantina è l’immagine di un passato che non smette mai di durare, è un fantasma inopinatamente ancorato alla dimensione tellurica, è la presenza immanente dell’assenza, oltre la quale c’è l’invisibile.
In allegato una scheda recensione di Elvira D’Angelo, storica e critica d’arte.