CAMERA DI COMMERCIO : “ANALISI SUI PREZZI E SUL MERCATO DEL GRANO DURO

Nel quadro delle attività finalizzate alla fornitura di informazioni alle imprese e all’analisi dei dati dell’economia locale, la Camera di Commercio di Enna pubblica lo studio su      “Analisi sui prezzi e sul mercato del grano duro” relativo al primo bimestre 2010, realizzato con la collaborazione tecnico-scientifica di Borsa Merci Telematica Italiana. Dallo studio emerge che il primo bimestre del 2010 si apre per il frumento duro nazionale all’insegna di ulteriori ribassi delle quotazioni all’ingrosso, riflettendo le difficoltà di un mercato contraddistinto da una domanda limitata ed un’offerta ancora eccedentaria. Cali che hanno interessato anche il prezzo del frumento duro (buono mercantile) quotato sulla piazza di Enna.  Le quotazioni del frumento duro fino sulla piazza di Enna nei primi mesi del 2010 si mantengono sostanzialmente stabili sui 157,5 €/t mentre il prezzo del frumento duro buono mercantile registra una diminuzione, attestandosi a febbraio 2010 appena al di sopra dei 140 €/t. Tali valori sono nettamente inferiori a quelli registrati alla fine del primo bimestre del 2009: la differenza di prezzo è infatti di circa 60 €/t per entrambi i prodotti analizzati.

La nuova flessione ha contribuito ad accentuare il divario negativo con la scorsa campagna: a febbraio, come emerso dalla consueta analisi condotta sulla base delle rilevazioni camerali, dice Liborio Gulino Presidente della Camera di Commercio, il prezzo ha registrato una variazione negativa del 30% circa rispetto allo stesso mese del 2009. Ad Enna, in particolare, tale variazione è stata del -25% per il frumento duro fino e del -29% per il frumento duro buono mercantile.  In questo studio bimestrale di analisi sul mercato del frumento duro l’attenzione viene concentrata anche sulle prime informazioni circa le nuove semine, che fanno registrare una contrazione del 4%. Flessione delle superfici è anche l’opinione diffusa tra la maggior parte degli operatori della provincia di Enna. Nel 2009 la resa del frumento duro nella provincia di Enna si è attestata sui 20 q/ha  ben al di sotto dei livelli ottenuti sia a livello regionale (27,4 q/ha) sia nazionale (29,5 q/ha). Mentre la resa della regione Sicilia si attesta sui livelli del 2008, per la provincia di Enna si registra una diminuzione del 20% rispetto ai valori dell’anno precedente.

Lo studio evidenzia una flessione degli scambi commerciali dovuta anche all’incremento della produzione di frumento duro nei Paesi del Nord Africa (in particolare Algeria e Marocco che hanno rispettivamente triplicato e raddoppiato la produzione rispetto al 2008).

Le aspettative degli operatori della provincia di Enna.

Anche a livello locale nella provincia di Enna permangono sul mercato gli elementi di debolezza che hanno caratterizzato sin qui l’attuale campagna di commercializzazione: ampia offerta e scarsa domanda.

Il mercato locale risulta pertanto ancora pesante ed in linea con le principali piazze nazionali, con una domanda che non sembra abbia necessità di approvvigionarsi ed un’offerta ancora abbondante. Nei primi due mesi del 2010, infatti, le quotazioni all’ingrosso del frumento duro fino sulla piazza di Enna si sono stabilizzate tra i 150 e i 160 €/t.  Quotazione che ha continuato a scendere anche nel mese di marzo, portando il Duro Fino tra i143 e i 146 euro a tonnellata.  

Nonostante gli attuali bassi prezzi la tendenza per il prosieguo della campagna è di sostanziale stabilità. Non vi sarebbero, infatti, secondo gli operatori, margini di miglioramento delle quotazioni nelle prossime settimane data l’abbondanza di prodotto ancora da smaltire. Gli operatori auspicano tuttavia una possibile ripresa delle quotazioni, in considerazione del fatto che le quantità prodotte nella prossima campagna di commercializzazione dovrebbero attestarsi su livelli inferiori rispetto all’attuale campagna.

Per quanto riguarda le superfici coltivate a grano duro, infatti, nella provincia di Enna gli operatori rilevano una contrazione delle semine a causa della insufficiente remuneratività della coltura. Le aspettative degli operatori sembrerebbero dunque confermare la tendenza rilevata dall’International Grains Council secondo cui si registrerebbe una contrazione della superficie italiana investita a frumento duro del 4% rispetto alla precedente campagna.

Lo studio è pubblicato sul sito  www.cameradicommerciodienna.it