La notizia della proposta da parte dell’assessore regionale al Bilancio, Michele Cimino, di apportare nella finanziaria regionale un eventuale accorpamento di Crias ed Ircac desta grande preoccupazione nei dirigenti di Confartigianato ennese. E’ un no corale e convinto quello dei responsabili dell’associazione degli artigiani di Enna che ricordano come “oggi la Crias rappresenta per il mondo artigiano la vera banca per il settore”. “Basti ricordare –dice il presidente provinciale Mario Signorello Cascio- che in un momento di contrazione delle banche nella concessione del credito l’unico ente che veramente è stato vicino alle imprese artigiane è risultata essere la Crias”. Infatti, nella sola provincia di Enna sono state finanziate migliaia di imprese nelle varie forme di credito previste e numerosi giovani hanno potuto realizzare la propria impresa grazie ai finanziamenti agevolati concessi dalla Crias a tassi pari all’1% senza dover ricorrere a garanzie e poter realizzare da soli il proprio futuro. “Senza l’ente Crias –sottolinea Cascio- oggi molte imprese che hanno fatto richiesta di finanziamenti per realizzare i loro capannoni ( nella locale zona artigianale la quasi totalità dei laboratori è stata realizzata dalle imprese grazie agli aiuti concessi dalla Crias) o per l’acquisto di attrezzature possibilmente avrebbero chiuso le proprie botteghe aggiungendosi alle migliaia di persone senza lavoro. Bisognerebbe ricordare a chi intende proporre l’iniziativa che questa provocherebbe un grosso danno ad una categoria quella artigiana già fortemente debole a causa delle crisi dei mercati,della forte pressione fiscale, ma che rappresenta il vero tessuto economico nella nostra regione”. “Il Governo regionale –critica il segretario regionale di Confartigianato, Salvatore Puglisi- che in piena campagna elettorale aveva garantito un’attenzione particolare per il settore oggi a distanza di pochi anni dalle elezioni intende distruggere un ente veramente valido anziché pensare ad un suo rafforzamento per dare un vero segnale di presenza verso la categoria artigiana che lo ha votato. La Confartigianato si dichiara disponibile ad un incontro con l’assessore alle attività produttive Marco Venturi che ha dichiarato in maniera esplicita che ogni decisione definitiva sull’eventuale accorpamento deve essere preceduta e condivisa da un confronto con le associazioni di categoria che rappresentano il mondo artigiano”.
Pietro Lisacchi