L’UNIVERSITA’ KORE, E’ AI SUOI PRIMI 5 ANNI DI VITA. IL PRESIDENTE SALERNO, TRACCIA UNA SINTESI DEI RISULTATI RAGGIUNTI, E CHIARISCE SULLA VICENDA “QUARTO POLO UNIVERSITARIO”

Era il decreto 116 del 5 maggio 2005, quello firmato dal Ministro Letizia Moratti, che aveva portato dopo alcuni anni di attesa, all’istituzione del quarto polo universitario siciliano. Una meta sofferta, che oggi mercoledì 5 maggio 2010, il Presidente dell’Università Kore di Enna ha voluto ricordare facendo il punto su quello che l’ateneo ennese è riuscito a realizzare nel corso di questi anni. La ricorrenza,coincide con l’ipotesi che da alcuni mesi si và delineando, e che riguarda la nascita di un quarto ateneo pubblico in Sicilia. “Sulla questione – dichiara Cataldo Salerno – esitono due ipotesi: la prima è quella di realizzare una quarta università statale tra le Province di Siracusa e Ragusa,la seconda prevede la nascita di un “ateneo a rete con sedi federate” in cui L’Università Kore è chiamata a svolgere un ruolo di coordinamento dei poli Universitari di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta. Secondo le ultime direttive dell’attuale Ministro alla Pubblica Istruzione, sembra si stia lavorando proprio su questa seconda ipotesi, che vede valorizzare ulteriomente l’esperienza dell’Ateneo ennese.  Nel corso dell’incontro, si è parlato anche, dei rapporti con l’università di Catania, “che attraverso il suo Rettore Antonio Recca, – dichiara Salerno – non perde occasione per denigrare, l’immagine dell’Università Kore. Ma il nostro obiettivo non è quello di raggiungere i livelli qualitativi di Catania, (che risultano essere tra i più bassi a livello nazionale) ma semmai di superarli attraverso un nostro percorso, che mira a potenziare i servizi rivolti agli studenti e che premia con la restituzione delle tasse i più meritevoli”. “Abbiamo grande rispetto per l’ateneo catanese, ma ci bastano i nostri standard, che sono largamente apprezzati da chi ha il compito di valutare, in primis gli studenti”.

In questi cinque anni, abbiamo assistito alla crescita di una Università, che ha realizzato fra le altre cose, uno dei migliori centri linguistici presenti sul territorio nazionale.

Cataldo Salerno, nel corso della conferenza stampa, parla poi di finanziamenti. Precisando che la Kore attualmente non usufruisce ne di contributi statali, ne provinciali. Esiste invece, un finanziamento della regione Siciliana, pari a 5 milioni di Euro, che vanno ad aggiungersi ai 10 milioni di tasse universitarie, pagate dagli 8.105 studenti della Kore, per un totale di 15 milioni di euro, che l’università impiega ogni anno per gestire 20 corsi di laurea e retribuire un corpo docenti di ruolo costituito da 106 unità.

Questa in sintesi la situazione dell’Università ennese, a distanza dei primi cinque anni di vita, che ha visto crescere notevolmente il numero delle iscrizioni, e potenziare i servizi, in controtendenza rispetto ai dati che provengono dalle altre università italiane, in cui vi è una regressione delle iscrizioni. Un elemento sicuramente importante che va a qualificare maggiormente la fiducia che i cittadini della provincia di Enna e di altre province siciliane danno a questo Ateneo. Ma la Kore non dimentichiamolo, ha dato soprattutto la possibiità a molti giovani di studiare a casa propria.

Punto debole le tasse universitarie, la Kore è infatti una delle poche università in cui le tasse universitarie non vengono pagate in base al reddito, ma su questo punto Salerno tiene a precisare che la Kore è anche una delle università che premia gli studenti in regola con il percorso di studi, attraverso la restituzione delle tasse. Una grande opportunità che permette anche alle fasce deboli di accedere ai percorsi universitari, restando sul proprio territorio d’origine. In Sicilia infatti ancora oggi sono 15 mila gli studenti che decidono di andare a studiare nelle regioni del nord. L’Università Kore rappresenta quindi una controtendenza, che nel corso di questi anni è riuscita a limitare questo deficit offrendo corsi di laurea come Lingue orientali che insieme al corso attivato dall’Università di Napoli, sono gli unici del sud italia.

Nonostante i pregi che l’università Kore, può vantare di avere raggiunto, bisogna ricordare che sono numerose le critiche e gli attacchi che l’ateneo continua a ricevere, e su questo bisogna ancora lavorare. Quello che resta un dato di fatto, è che la Kore rappresenta oggi, una grossa occasione di crescita per il nostro territorio, in grado di offrire nuovi posti di lavoro ed alta formazione. Anche se, per quanto concerne le attività di ricerca, rapporti con le imprese, master di primo e secondo livello, c’è ancora molto da lavorare, affinchè i giovani laureati possano spendere le proprie conoscenze su questo territorio, e dare il proprio contributo per la crescita economica e culturale di questa Provincia. Ma siamo solo all’inizio di un percorso che potrà portare (speriamo) nel corso degli anni, questa università a raggiungere i massimi livelli del sistema accademico regionale e nazionale.

Mario Barbarino