CNA ENNA: ULTERIORE PROROGA DEI TERMINI PER I RESTAURATORI

Una ulteriore proroga fino al 30 Giugno, è stata concessa per la presentazione delle domande per il conseguimento delle Qualifiche professionali per RESTAURATORE dei Beni Culturali e per COLLABORATORE RESTAURATORE dei Beni Culturali, lo comunica la CNA di Enna attraverso il Presidente Provinciale dell’Unione Artistico e Tradizionale Angelo Scalzo, la proroga concessa permetterà quindi un ulteriore spazio di tempo per la iscrizione mentre la relativa documentazione da presentare a corredo, potrà essere presentata entro il 30 settembre, ricordiamo però solo per quella rilasciata da Enti diversi dal Ministero. Una proroga, prosegue Scalzo,  concessa grazie agli emendamenti che CNA ha presentato al milleproroghe, e che ha permesso la modifica del tanto contestato art. 182,  l’art. che prevede le disposizioni transitorie del codice dei beni culturali, ricordo che la eventuale entrata in vigore del testo previsto danneggia pesantemente gli operatori del settore, specialmente i più giovani, negando loro la possibilità della qualifica, tenendo conto che i requisiti richiesti debbono essere posseduti retroattivamente.
Una proroga, aggiunge il Direttore di CNA Enna Giuseppe Greca, che non risolve i problemi, anzi che dimostra le incertezze di un Testo di Legge penalizzante per un Settore Importante, che favorisce solo chi negli anni novanta ha eseguito lavori con le Sovraintentenze, e che siano certificate, negando la possibilità ai giovani restauratori di ottenere una qualifica che con il nuovo testo di legge è obbligatoria per poter svolgere restauri di opere pubbliche.
Ricordiamo che contro tale normativa sono pendenti diversi ricorso al TAR, che la CNA ha presentato in  tutta Italia, ricorsi che denunciano la incostituzionalità della stessa, il primo di questi ( che tra l’altro richiede la sospensiva dell’applicazione) dovrebbe essere discusso proprio l’11 di questo mese.
In attesa delle decisione del TAR del Lazio, conclude Greca, la CNA stà lavorando su una proposta di Legge, che mira a modificare l’attuale disciplina e che è frutto delle istanze che gli operatori del settore hanno presentato all’Unione dell’Artistico e Tradizionale.