Alle ore 20.37 di ieri, 15 maggio 2010, una telefonata al 112, neo istituito numero di emergenza europea, faceva immediatamente scattare la macchina delle ricerche. Dalle 17:00, ad Agira (en), i genitori di una bambina di soli 12 anni non avevano più notizie della figlia. L’ultima volta era stata vista da una vicina di casa giocare nelle vicinanze di casa. La piccola a dire della signora indossava: gonna e giubbotto jaens, calzava scarpette nere, aveva un cerchietto bianco in testa, ed aveva con se una borsetta rossa. Diversi i carabinieri impiegati nelle immediate ricerche, i militari in maniera metodica hanno suddiviso la cittadina in piccoli quadrati battendoli palmo a palmo uno dopo l’altro, partendo dal luogo di ultimo avvistamento. La sera era ormai scesa ed il freddo inziava a farsi pungente, ma intorno alle 22.00, una pattuglia della stazione di agira trovava la piccola infreddolita ed impaurita, seduta sul ciglio di una stradina. La bimba con sulle spalle la giacca di uno dei carabinieri che l’ha ritrovata, a cui ha stretto la mano tutto il tempo, quasi a dire “non mi lasciare”, prima di essere accompagnata a casa dove la aspettavano trepidanti mamma e papà, ha raccontato di essersi allontanata per giocare con alcune amichette, resasi conto di aver fatto tardi ha cercato di tornare a casa, ma nel riprendere la via del ritorno ha perso l’orientamento non riuscendo più a districarsi nel dedalo di viuzze agirine.