CONVOCATO DAL PREFETTO DI ENNA, PRESSO UNO DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA NEL COMUNE DI VILLAROSA IL COMITATO PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA.

Lunedì 24 maggio si è tenuta presso una villa confiscata alla criminalità organizzata sita nel territorio del Comune di Villarosa e trasferita al patrimonio dell’Ente territoriale per essere destinata a finalità sociali, una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta  dal Prefetto di Enna dott.ssa Giuliana Perrotta. Alla riunione erano presenti oltre ai componenti di diritto – ossia il rappresentante della Provincia Regionale e delle Forze dell’Ordine e il Sindaco del Comune di Villarosa – il Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, il Procuratore della Procura dei Minori di Caltanissetta, il rappresentante del Tribunale dei Minori di Caltanissetta, il Dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Villarosa e il presidente della fondazione Mons. Di Vincenzo. La riunione del COSP è stata l’occasione per analizzare in modo sinergico, con la collaborazione delle istituzioni e del partenariato privato, le criticità socio- economiche che caratterizzano il comune di Villarosa e che possono avere delle conseguenze sull’ordine e la sicurezza pubblica. La comunità che conta poco più di 5.000 abitanti presenta un tasso di delittuosità leggermente superiore a quello provinciale, ma a differenza di altre realtà locali, tale incremento non è imputabile a quelle fattispecie delittuose che possono essere sintomatiche della fenomenologia spesso sommersa del racket e dell’usura quali i danneggiamenti anche tramite incendi, ma alle denunce per lesioni dolose e minacce e ingiurie.  Tale tipologia di reati è sintomatica di una comunità locale caratterizzata da una forte conflittualità che sfocia anche in episodi di violenza, e il quadro è aggravato, secondo quanto rappresentato dal dirigente scolastico, da una forte mortalità scolastica e da parecchi episodi di disagio giovanile che hanno comportato anche l’intervento, per alcuni casi, del Tribunale dei Minori.
Inoltre non va dimenticato che il Comune di Villarosa è conosciuto alle cronache giudiziarie per la presenza di una criminalità organizzata di stampo mafioso che ha portato alla confisca in tale Comune di ben n.11 immobili sui n. 38 confiscati in tutta la provincia di Enna dal 2002 ad oggi.
Ed è in due di questi beni che verrà realizzato il progetto Carcere senza sbarre dedicato alle detenute madri, un carcere diverso, secondo in Italia essendone stato realizzato solo un’altro in Lombardia che attraverso il lavoro mira al recupero delle detenute evitando nel contempo di sottoporre al duro regime di detenzione anche i figli in tenera età delle stesse.
I risultati della riunione hanno confortato nel ritenere che il lavoro sinergico delle istituzioni può permettere di individuare delle soluzioni alle criticità che se misconosciute costituiscono un fattore di disgregazione per la società civile:

•    Verranno realizzati dei servizi di controllo del territorio che vedranno la partecipazione congiunta dei rappresentanti delle Forze di Polizia e del Corpo dei vigili urbani;
•    L’A.S.P., assente nonostante espressamente invitata alla riunione, verrà sollecitata a dedicare maggiore attenzione alle necessità di supporto sociale di alcune fasce della popolazione, implementando i giorni di presenza degli assistenti sociali e dello psicologo presso il  del consultorio e le verifiche sul campo;
•    Verrà avviato dal gruppo di supporto istituito dal Dirigente scolastico dell’istituto comprensivo un attento monitoraggio delle ipotesi di dispersione scolastica per agire in modo preventivo nei confronti di famiglie che necessitano di un supporto esterno da parte delle istituzioni e che possa evitare nei casi più gravi l’allontanamento dei minori dall’ambito familiare;
•    Verranno a breve completate le procedure per l’utilizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata ed insistenti nella contrada Quattro Aratate del Comune di Villarosa al fine di una loro restituzione alla comunità civile, con il conseguente avvio di un percorso virtuoso che comporti un’ipotesi di sviluppo economico e sociale anche per la collettività. In esecuzione del protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministro della giustizia, dal Prefetto di Enna, dal Sindaco del Comune di Villarosa e dal Presidente della Fondazione Mons. Di Vincenzo, la realizzazione del carcere senza sbarre comporterà  la creazione dell’asilo nido e svilupperà un interland a supporto delle attività manifatturiere da realizzare nell’immobile.
Per la realizzazione del “Carcere senza sbarre”  il Sindaco ha presentato due progetti, approvati dal COSP, per accedere ai finanziamenti del PON Sicurezza: misura 2.5 Migliorare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e misura 2.6 Contenere gli effetti delle manifestazioni di devianza.