COMUNE DI ENNA: APPROVATE LE TARIFFE RELATIVE ALLA TARSU PER L’ANNO 2010.

Approvate dalla giunta comunale, presieduta dal sindaco Rino Agnello, le tariffe relative alla Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) per l’anno 2010. Dunque, il comune di Enna, dopo una lunga vicenda giocata sul piano giudiziario, dalla Tia (Tariffa igiene ambientale) torna alla Tarsu e ciò a seguito dell’ordinanza del Tar di Catania che aveva sospeso la determina sindacale n.94 del 29 maggio 2009. Determina con la quale il sindaco Rino Agnello aveva approvato la Tia 2009, la cui competenza, secondo il tribunale amministrativo e non solo, appartiene invece al Consiglio comunale. “Stiamo puntando i riflettori sulla delibera di giunta n. 83, perché a nostro parere cambia la forma, ma non la sostanza –dice il presidente

del Centro studi “Antonio Romano”, Mario Orlando-. Il costo del servizio rimane sempre alto, circa 3 milioni e 800 mila euro. Infatti, per i locali di civile abitazione si pagherà 2,8 euro a metro quadrato; una tariffa che riteniamo troppo esosa per i cittadini. Le tariffe –aggiunge Orlando- sono state approvate prendendo in considerazione il costo del servizio relativo all’anno 2009. E questo perché l’Ato Enna Euno non ha provveduto a trasmettere in tempo il costo del servizio per l’anno 2010, nonostante il Comune l’abbia diffidato con le note 10965/2010 e 13563/2010. E’ bene ricordare –sottolinea Orlando- che fino al 2001 il costo del servizio dei rifiuti al Comune di Enna costava complessivamente 3 miliardi e 600 milioni delle vecchie lire. Ebbe un’impennata enorme dal 2002 (3.377.290 euro), quando il consiglio comunale approvò con un’ampia maggioranza trasversale la delibera n. 70 di esternalizzazione del servizio di gestione dei rifiuti. Da allora è un susseguirsi di errori e di aumenti (la tariffa nel 2002 era di 1,38 metro quadrato) con l’aggravante che il comune si è dovuto anche sobbarcare il costo del personale che prima era impiegato nei servizi di nettezza urbana e ora utilizzato in altri servizi”. Ecco alcune  tariffe applicate in funzione ai metri quadrati di superfice: Bar, pasticcerie ecc. 6,8; ristoranti trattorie, pizzerie ecc. 6,5; esercizi frutta e verdura 6,5; sala da giochi circoli, club ecc. in cui si somministrano bevande e alimenti 6; genere alimentari 6,5; studi professionali 4,2; collegi, istituti, case di riposo ecc. 5; botteghe e laboratori artigiani 4; locali delle imprese industriali in genere 3,5; locali degli enti pubblici 3; aree adibite a mercati all’aperto 2,5; aree distributori di carburanti 2; aree adibiti a parcheggi e posteggi 2; autorimesse e simili 2.

Giacomo Lisacchi