CAMERA DI COMMERCIO: CALANO IN ITALIA DEL 13,4% GLI ASSEGNI SCOPERTI. AUMENTANO IN PROVINCIA DI ENNA DEL 11%

Le difficoltà dell’economia in generale, che hanno forse indotto ad atteggiamenti di maggior prudenza, ed il minor numero di transazioni tra imprese in particolare, sembrano aver avuto almeno un effetto positivo: la riduzione in Italia del numero dei protesti, come mostra l’analisi condotta da Unioncamere sull’andamento dei protesti levati nelle province italiane nel corso del 2009. Sulla riduzione del numero degli effetti protestati possono aver inciso diversi fattori. Indubbiamente un atteggiamento di maggior prudenza da parte dei consumatori nel pianificare le spese, ma anche, e forse in maggioranza, la contrazione delle transazioni tra imprese e la cautela sviluppata in un momento di difficoltà dell’economia ad accettare pagamenti, magari scadenzati, da parte dei fornitori. Se questo è il dato complessivo del Paese e della Sicilia, a cui spetta  la medaglia dei più virtuosi nel 2009: nel loro complesso, i protesti levati nel 2009 rispetto al 2008 diminuiscono del 6,8% in termini di numero e del 9,4% in valore, in provincia di Enna in controtendenza i protesti aumentano di circa l’11% sul numero e del 33% in valore.

Il dato provinciale riguardante le sofferenze nel 2009 è sostanzialmente al rialzo, risulta essere in controtendenza rispetto alla variazione positiva registratasi nel 2008  sull’anno precedente che aveva visto una riduzione del 23%. In controtendenza quindi rispetto al dato regionale e nazionale che vede una diminuzione del 13,4%.

Enna nella classifica provinciale 2009 sul totale degli effetti protestati si colloca al 64° posto con 2.761 protesti di assegni, cambiali e tratte, per un importo complessivo di €. 7.046.701,00 con una media di 2.552 euro che, subito dopo Ragusa con 2.600 euro, è la più alta della Sicilia. In un anno la prov. di Enna ha scalato, in negativo, ben 30 posizioni rispetto al 2008 dove era collocata al 94° posto.  

Sono state infatti 1.541 le cambiali protestate per un importo di €. 1.932.878,59 con una media di 1.254 euro, 215 tratte per un importo di €. 403.010,07 con un importo medio di 1.874 euro e 1.005 gli assegni a vuoto per un importo di €. 4.710.812,34 con un importo medio di euro 4.687.

“L’aumento nei mancati pagamenti, in controtendenza rispetto alla Sicilia e al Paese, – ha detto il Presidente della Camera di Commercio, Liborio Gulino – è un campanello d’allarme che va ascoltato con grandissima attenzione. Imprese e famiglie si espongono mediamente di più per far fronte agli impegni e, per chi non ce la fa, le conseguenze sono più gravi.
I nostri indicatori dicono che per tornare a crescere, nella nostra realtà, dovremo aspettare il 2011 e forse il 2012. Appaiono allora più che mai necessarie misure concrete da parte soprattutto della Regione, immediate ed efficaci nel breve e medio termine per accompagnare questo territorio e le imprese, soprattutto le piccole e medie ed i consumatori a cui bisogna assicurare credito e servizi adeguati”.