Si è tenuto ieri, presso la Sala Cerere di Enna, il convegno sulla riforma del pubblico impiego, organizzato dalla Cisl, di concerto con le Federazioni Cisl Scuola e Cisl Funzione Pubblica, che ha visto un’ampia partecipazione di lavoratori e dirigenti delle pubbliche amministrazioni e della scuola. Erano presenti ai lavori anche l’Assesore Provinciale alla P.I. Dario Cardaci ed il vice Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale Angelo Spina. L’iniziativa, presieduta dal Segretario Generale della Cisl ennese, Peppe Aleo, ha offerto alla platea una disamina delle recenti norme approvate in materia di pubblico impiego, con la relazione del giuslavorista dell’Università di Catanzaro, prof. Antonio Viscomi, che ha trattato del rapporto di lavoro tra legge e contrattazione. A seguire , il vice Presidente del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, Mario Guglietti, ha affrontato la delicata problematica del ruolo dei dirigenti e delle sanzioni disciplinari del personale, introdotti dal decreto Brunetta, esortando ad un uso equilibrato e ponderato dei poteri dirigenziali in questa materia. “ Iniziative di studio ed approfondimento delle norme- afferma Peppe Aleo- sono fondamentali per l’esercizio nei luoghi di lavoro di un sindacalismo attento e responsabile nel settore pubblico, soprattutto nel difficile contesto che stiamo vivendo. La manovra finanziaria, infatti, blocca per tre anni contratti dei pubblici dipendenti e gli scatti di anzianità del personale della scuola. La Cisl, pur confermando la sua assunzione di responsabilità rispetto alla gravità della situazione del Paese e della difficile crisi, considera particolarmente grave tale misura su cui ha espresso la propria netta contrarietà, anche se va rilevato che la manovra non arriva come in altri Stati europei a tagli sugli stipendi in godimento” .
Nell’introduzione ai lavori, Rosanna Laplaca, Segretario Provinciale Cisl, ha affermato che “la nuova normativa pone una serie di problemi applicativi che, come sindacato, non possiamo e non vogliamo eludere, ma che al contrario dobbiamo cercare di risolvere nell’interesse di chi rappresentiamo e, più in generale, del Paese, che esige pubbliche amministrazioni efficienti ed efficaci, erogatrici di servizi soddisfacenti e puntuali. Ma senza tollerare mortificazioni ed atteggiamenti punitivi nei confronti dei dipendenti pubblici. Ci troviamo di fronte ad una riforma- continua Rosanna Laplaca- che, pur muovendo da un giusto principio di miglioramento, ha cercato di ottenere di più, a costo zero, senza alcun investimento, senza tenere conto, ad esempio, della materiale impossibilità di aumentare la produttività in settori dove gli organici sono pesantemente sottodimensionati o i modelli organizzativi stravolti a discapito della qualità del sistema, come accade nella scuola”.
Temi ripresi dal Segretario Generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava , che ha evidenziato l’esigenza sempre più forte, per realizzare una vera riforma delle pubbliche amministrazioni, di un sindacato che eserciti una partecipazione attiva nei processi di organizzazione e di gestione del rapporto di lavoro. In questa direzione- continua Bernava- dovremo vigilare perché venga rispettato l’accordo sul nuovo modello contrattuale che attribuisce larghi spazi di manovra alla contrattazione di secondo livello e stabilisce che tramite programmi concordati tra le parti si distribuiscono i premi variabili legati ai risultati conseguiti nella realizzazione dei programmi stessi
Hanno preso parte ai lavori i Segretari generali regionali della Cisl Scuola siciliana e della Finzione Pubblica , Angelo Prizzi e Angelo Fullone, che hanno evidenziato le specificità dei due settori all’interno delle nuove norme e per i quali “la sfida dell’innovazione va accolta e rilanciata, recuperando con la qualità delle proposte il ruolo di protagonista dei tavoli negoziali, dimostrando nei fatti che la contrattazione è uno strumento di gestione del personale essenziale nella realizzazione di processi di riforma in tema di produttività, di trasparenza e valutazione ed utilizzando al meglio tutti quegli spazi che lo stesso decreto prevede”.