Il sottoscritto Consigliere Provinciale dell’Ente Provincia Regionale di Enna; In merito ai lavori di restauro in oggetto, riguardanti la protezione di mosaici e affreschi parietali, ritenuti, ad oggi, i più estesi ed affascinanti mai realizzati in epoca romana, di quella “casa di piacere”, dal 1997 nella World Heritage List dell’Unesco – 120 milioni di tessere musive per 4100 metri quadri (ben 36.000 per ogni metro quadro) di pavimentazione, dipinti murali, sculture, fontane e ben 58 colonne; Alla luce della Misura 2.01 – Azione B – POR Sicilia 2000-2006, per cui è stato previsto un finanziamento di € 18.277.250,00 per i lavori in oggetto; Considerato che il Consorzio Stabile Operatore Beni Culturali di Firenze, assegnatario dell’appalto, aveva a disposizione 22 mesi, per il completamento dei lavori;
Visti i ritardi, fin qui accumulati, rispetto alla data di fine dei lavori e alla data di ultimazione dei lavori esterni del sito archeologico;
Prendendo atto dell’incontestabile ripercussione negativa che, gli operatori turistici e commerciali dell’intero comprensorio provinciale, hanno dovuto subire a causa dei suddetti ritardi; Vista l’adesione dell’Ente Provincia Regionale di Enna all’Associazione Province “Unesco Sud Italia”, come da Delibera del Consiglio Provinciale n. 102 del 31.10.2009; Alla luce, altresì, dell’imminente evento mondiale del Rientro della Venere di Morgantina che, molto male, si concilierebbe con una eventuale chiusura, seppure parziale, della Villa Romana del Casale e di tutto quanto il resto del patrimonio storico – culturale della nostra Provincia;
A seguito delle ultime notizie apparse, sulla stampa, in merito agli inquietanti interrogativi sull’esecuzione dei lavori alla Villa Romana del Casale di Piazza Armerina;
Al fine di una sempre maggiore salvaguardia di uno dei siti archeologici più preziosi dell’intera umanità;
CHIEDE,
alla S.V., nei limiti dei Vs. compiti statutari, di promuovere ogni tipo di azione volta al fine di verificare l’opportunità, la bontà ed eventuali responsabilità, riguardo ai lavori in oggetto, specificatamente in merito ai seguenti quesiti:
1. Quali cause e quali eventuali responsabilità hanno determinato i ritardi succitati?
2. Quali iniziative sono state fin qui intraprese, dagli Enti ed Organi competenti, per verificare sia l’esistenza di un eventuale crono-programma dei lavori, che il rispetto dello stesso?
3. Quali iniziative si stanno già assumendo al fine di garantire l’apertura dell’intero sito archeologico, magari in data certa, e non più procrastinabile, prossima o contestuale all’evento mondiale del Rientro della Venere di Morgantina?
4. Quale la data certa?
5. Sono confermate le notizie circa un’eventuale e “delittuosa” demolizione di mura antiche romane, il tutto compiuto per permettere il posizionamento della nuova copertura?
6. In merito alle opere realizzate con i fondi Pit – oltre 6 milioni di euro ottenuti dall’Ente Provincia Regionale di Enna, per la realizzazione delle infrastrutture annesse al sito archeologico – cosa è stato fatto di concreto, sino ad oggi, per mettere in sicurezza i reperti, ritenuti importanti, che sono stati ritrovati nella zona commerciale, individuata dal progetto originale, la cui presenza ha costretto lo spostamento della stessa area?
7. Quali sono state le azioni, che gli Enti preposti hanno attuato, al fine di promuovere un maggior controllo e vigilanza del sito in oggetto?
Per quanto sopra esposto, lo scrivente manifesta, alla S.V., la personale e grave preoccupazione per i lavori di restauro in oggetto.
Certo che il rispetto e l’amore verso la cultura e i beni culturali del nostro territorio sono il fondamento della nostra identità nazionale o, meglio, loco-regionale, si rimane in attesa di un Vs. immediato riscontro.
Consigliere Provinciale
Dott. Sergio Malfitano